“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Operazione estiva “Mare sicuro”: i numeri della direzione marittima di Reggio Calabria

Il 17 settembre u.s. si è conclusa l’operazione “Mare sicuro 2023”, la stagionale
campagna operativa di legalità e sicurezza condotta dai comandi territoriali del Corpo
delle Capitanerie di porto – Guardia costiera -, sia a mare che a terra, lungo tutte le coste
italiane.

L’estate rappresenta il momento di massima fruizione di spiagge e mare da parte della
collettività ed il personale delle Capitanerie di Porto è chiamato ad assolvere il delicato
compito di supervisore discreto, ma sempre presente, per garantire lo svolgimento
sereno e sicuro delle attività balneari, intervenendo, nel caso occorra, per censurare e
reprimere condotte illecite.

Durante la fase operativa, lo sforzo della Direzione Marittima della Calabria è stato
prioritariamente volto alla salvaguardia della vita umana in mare. Con l’impiego di 48
motovedette e gommoni e di 55 mezzi terrestri, i militari impiegati hanno portato a termine
numerosi interventi consentendo il soccorso di 45 unità da diporto in seria difficoltà e
portando in salvo 42 persone, tra diportisti, bagnanti e subacquei, in pericolo per cause il
più delle volte riconducibili a condotte azzardate o negligenti.

Tali dati consentono di evidenziare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati
indicando nel contempo una variazione in alcuni settori che, grazie al dispositivo di
vigilanza che la Guardia Costiera calabrese ha dispiegato lungo le coste ed alla capillare
ed efficace campagna informativa preparatoria posta in essere nei mesi di aprile e
maggio, hanno registrato una positiva flessione: meno utenti del mare, infatti, si sono
trovati in situazioni di pericolo (circa la metà rispetto all’anno passato), segno evidente di
una maggiore prudenza e senso di responsabilità.

Quotidiana l’attività di vigilanza (per un totale di 9845 missioni e 24345 controlli
complessivi) che si è svolta con l’impiego, spesso simultaneo, delle pattuglie di terra e
delle unità navali, coadiuvate in molte occasioni, per più efficaci e rapidi interventi, dai
velivoli in dotazione al Corpo e delle altre forze di polizia.

Particolare attenzione è stata dedicata al diporto (oltre 2500 controlli effettuati) e
specialmente al fenomeno della navigazione sotto costa che avviene, molto spesso, con
l’utilizzo di piccoli natanti e moto d’acqua e che arreca turbamento e potenziale pericolo
alla balneazione.

Non è mancata la consueta attività di verifica ai fini demaniali e di sicurezza delle strutture
balneari insistenti sui litorali con oltre 3300 controlli effettuati. La Capitaneria di porto di
Reggio Calabria, nell’ambito dell’Operazione “Spiagge Libere” ha rimosso attrezzature
balneari abusive rimettendo alla libera fruizione dell’utenza oltre 20.000 mt quadrati di
arenile.

In tema ambientale è stata intensificata l’azione di sorveglianza nel settore della
depurazione, mediante il coinvolgimento dei tecnici dell’ARPACAL, allo scopo di
incrementare i campionamenti delle acque della costa calabrese e verificarne la bontà a
tutela della balneazione. In particolare, l’attività ha interessato i prevalenti corsi d’acqua
che sfociano nelle acque di giurisdizione (oltre 3400 controlli effettuati).
L’andamento positivo della campagna è stato evidenziato anche dal Comandante Generale
del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Nicola Carlone, nel corso del suo intervento al Salone Nautico di Genova dove è stato presentato il bilancio dell’operazione estiva.

Anche a livello Nazionale si è registrata una diminuzione importante dei soccorsi alle unità
da diporto, segno di una sempre maggiore consapevolezza dei diportisti e dell’importante
ruolo svolto dalla Guardia Costiera nell’attività di informazione e prevenzione.

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