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Sindacati Sunia-Cgil, Sicet-Cisl e Uniat-Uil a confronto a Reggio Calabria sui temi dell’abitare

Sunia-Cgil, Sicet-Cisl e Uniat-Uil regionali si sono dai appuntamento a Reggio Calabria, presso la sede della Filt-Cgil (dove è presente uno sportello dei servizi del Sunia territoriale), per incontrare i cittadini interessati a discutere dei temi dell’abitare della città dello Stretto, nonché delle ragioni della mobilitazione indetta per sabato 20 maggio a Napoli da Cgil, Cisl e Uil.Così, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria), Agostino Rua (Sicet-Cisl RC), Gaetana Pesce (Presidente Uniat-Uil regionale) si sono confrontati a viso aperto con un pubblico interessato, composto da inquilini, piccoli proprietari, assegnatari, disoccupati, precari, lavoratori e pensionati. Sono intervenuti, inoltre, Demetrio Marra (responsabile dello sportello sulle politiche abitative presso la sede della Filt-Cgil di Reggio Calabria) e l’avvocato Sandro Morabito (legale convenzionato con il Sunia-Cgil Calabria).

Alla base della discussione i temi della piattaforma rivendicativa di Cgil, Cisl e Uil. Si tratta delle richieste unitarie avanzate nei confronti del Governo e del sistema delle imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, concreti risultati in materia di tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati, riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie, potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza, politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione. Per dire no alla precarietà, ai morti e agli infortuni sul lavoro.

I lavori – è scritto in un comunicato stampa delle organizzazioni sindacali – sono stati aperti da Francesco Alì (Sunia-Cgil Calabria) che, dopo aver sviluppato queste tematiche, ha delineato “i punti fondamentali per il rilancio delle politiche abitative per affrontare la nuova fase di emergenza, determinata dall’aumento dei costi delle abitazioni e dalla ripresa generalizzata dell’esecuzione degli sfratti. Evidenziando la necessità di un vero piano di edilizia residenziale pubblica, la messa a disposizione del patrimonio pubblico di abitazioni inutilizzate e il rifinanziamento dei fondi affitto e morosità incolpevoli per contrastare il “caro affitti”. Sottolineando, inoltre, la gravità dei provvedimenti presi dal Governo che, in un momento di profonda crisi sociale ed economica, invece di promuovere nuove forme di investimento e di supporto per gli inquilini che vivono in affitto, ha scelto di cancellare i fondi per i sussidi alla locazione per chi è in difficoltà, colpendo per questa via sia gli inquilini che i proprietari. Un Governo che ha deciso di non investire nel recupero degli alloggi popolari esistenti sul territorio, annullando la possibilità di usufruire del superbonus 110% per la ristrutturazione degli stessi e di non stanziare fondi per realizzare nuovi alloggi di edilizia popolare. Un Governo che ha deciso di utilizzare l’argomento del Ponte sullo Stretto per sprecare risorse, nascondere e non affrontare i problemi e le esigenze reali dei calabresi”.

Gaetana Pesce (Uniat-Uil regionale) ha ricordato che Sunia-Cgil, Sicet-Cisl, Uniat-Uil, insieme a Confedilizia, sono impegnati da tempo con la promozione di Accordi Territoriali in tutta la Calabria (come quello rinnovato recentemente a Reggio Calabria) per sostenere l’utilizzazione di contratti di locazione a canone concordato che consentiranno agli inquilini di avere un’offerta di immobili a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato, oltre che agevolazioni fiscali, e ai proprietari di avere importanti riduzioni della cedolare secca e dell’Imu.

Agostino Rua (Sicet-Cisl RC), ha puntualizzato che “Sarà sempre presente nelle scelte delle amministrazioni che dovrebbero assicurare una casa dignitosa alle persone che devono essere tutelate”.

Numerosi – si legge ancora nel comunicato stampa – gli interventi dei partecipanti all’assemblea che hanno voluto denunciare come le ricadute sul territorio delle scelte del Governo siano gravissime, a partire dal sistema sanitario pubblico in piena emergenza, dal sistema di collegamenti stradali, autostradali, ferroviari e aeroportuali totalmente inadeguati, dalla difficoltà di molti cittadini di vedersi assegnati alloggi sociali, di tanti assegnatari di ottenere ristrutturazioni e manutenzioni neccessarie delle case popolari in cui vivono, di piccoli proprietari e inquilini che, per evitare il dramma degli sfratti, hanno rivendicato la necessità che il Governo ripristini strumenti di sostegno all’affitto per le situazioni di morosità incolpevole determinate dalle conseguenze della crisi pandemica, dalla crisi energetica e dalla perdita dei posti di lavoro.

Su questi temi, i sindacati degli inquilini, unitariamente, hanno presentato da tempo una articolata proposta di legge al Consiglio regionale rispetto alla quale si richiede la riapertura urgente del tavolo di confronto per poter arrivare al più presto all’approvazione di una legge

 

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CGIL CALABRIA CISL CZ CALABRIA

importante che affronti seriamente il problema della casa e dell’abitare per la Calabria e i calabresi.
Infine, è stato rilanciato l’appello per una partecipazione numerosa e consapevole alla manifestazione di Napoli di sabato 20 maggio. Anche da Reggio Calabria, come da tutto il territorio calabrese, sono stati organizzati, da CGIL, CISL e UIL, numerosi autobus. E’ ovvio che le rivendicazioni di cui si è discusso saranno più forti se le Istituzioni riusciranno a sentire alta la voce di Reggio, della Calabria e del Mezzogiorno.

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