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Il professore Partinico presenta la sua ipotesi sull’identità dei Bronzi di Riace all’Università di Losanna: “Ecco chi sono”

Lo scorso 11 giugno in Svizzera presso il Salone delle conferenze dell’Istituto di Scienze dello Sport dell’Università di Losanna, 161 Dirigenti del Panathlon International, rappresentanti dei cinque continenti,  hanno  partecipato alla conferenza  sugli ultimi studi di Anatomia Archeostatuaria svolti dal prof. Riccardo Partinico in merito all’identità delle due statue custodite presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria.

L’evento trasmesso in diretta streaming con traduzione simultanea in inglese, francese e spagnolo è stato seguito da migliaia di panathleti collegati da tutto il mondo ed ha suscitato interesse scientifico, curiosità ed apprezzamenti.

Le parole del Presidente Mondiale del Panathlon Pierre Zappelli, Primo Magistrato in Svizzera,  non lasciano dubbi sul valore attribuito agli studi del docente reggino e all’interesse dimostrato dal mondo accademico verso le due statue: “Accogliamo con molto piacere la proposta di presentare durante la nostra Assemblea Generale la relazione del Panathleta Prof. Riccardo Partinico relativa alle sue recenti scoperte che riguardano i Bronzi di Riace. Sappiamo che quest’anno, inoltre, si celebreranno i 50 anni dal ritrovamento, riteniamo quindi che questa iniziativa ben si coniuga con il nostro evento che sta per avere inizio nella capitale mondiale dello sport. Sarà quindi una bella opportunità per poter ascoltare questo interessante intervento e discutere di storia, sport ed arte.”

Il Prof. Riccardo Partinico  si è detto onorato di presentare ad una prestigiosa platea i suoi studi, ha ringraziato il Consiglio Mondiale del Panathlon per aver scelto quale evento culturale dell’anno gli studi di Anatomia Archeostatuaria applicata ai Bronzi di Riace ed a nome del Sindaco di Reggio Calabria e dell’Assessore alla Cultura Avv. Irene Calabrò ha invitato tutti i Panathleti  del mondo a visitare la nostra Città, ricca di storia, di cultura e di bellezze naturali.

Dopo l’applaudita relazione del Prof. Riccardo Partinico l’interesse dei partecipanti si è rivolto anche alle tecniche di realizzazione, al restauro, al ritrovamento ed al mistero delle armi mancanti. Il docente reggino dopo aver chiarito che le due statue per le numerose alterazioni scheletriche, le particolarità anatomiche e la perfetta somatometria che presentano non possono rappresentare personaggi mitologici ma raffigurano  personaggi realmente vissuti, che le due statue essendo state realizzate a trent’anni di differenza l’una dall’altra non possono far parte della stessa scena artistica, che le terre di fusione estratte dal loro interno sono compatibili con le terre argillose di un’area circoscritta tra Atene, Corinto ed Argo e che gli studiosi delle più prestigiose università recentemente hanno precisato che non è possibile indicare il luogo preciso di provenienza, ha preferito rimandare le altre risposte ai documenti ufficiali redatti dal Ministero per i Beni Culturali, alle relazioni tecniche del restauratore Prof. Nuccio Schepis e, per quanto riguarda i misteri del ritrovamento e delle armi, al libro del Prof. Giuseppe Braghò “Facce di Bronzo”.

 La consegna delle targhe di benemerenza e delle statuette dei Bronzi di Riace è avvenuta nella raffinatissima serata di gala svolta presso il Salone “De Coubertin” del Museo dello Sport di Losanna in presenza dei Dirigenti Mondiali del Panathlon International, dei Rappresentanti delle Università di Losanna ed Anversa e dei Rappresentanti del CIO. Il Prof. Partinico ha consegnato le benemerenze al Presidente Mondiale Pierre Zappelli ed al Vicepresidente Dott.ssa Orietta Maggi, il Consigliere del Distretto Italia Dr. Antonio Laganà ha consegnato le benemerenze al Rettore dell’Università di Losanna ed al Rappresentante del CIO (Comitato Internazionale Olimpico).

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