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“No al DDL Gasparri”, mobilitazione a Cosenza “contro guerra e pensiero unico”

“In questa fase, caratterizzata dall’avanzare delle destre reazionarie, nazionaliste e xenofobe a tutte le latitudini e tantopiù con l’affermazione di Trump al governo degli USA, si sta configurando una dinamica di attrito tra imperialismi e blocchi politico-militari e una riconfigurazione degli equilibri mondiali, con l’emersione di enormi conflittualità in ambito economico ed il ricorso alla guerra come strumento necessario per provare ad allentare la lunga crisi del capitalismo.

Lo spaventoso piano di riarmo dell’UE di 800 mld di euro che sospinge gli obiettivi di spesa in armamenti e sicurezza degli stati attorno al 5% del PIL rappresenta la cifra di questa tendenza. Una enormità di risorse pubbliche sottratte a spesa sociale e welfare determinando nuovi arretramenti alle condizioni dei lavoratori e dei settori popolari.

In questo quadro, in ambito internazionale così come nel nostro paese, si afferma una evidente torsione autoritaria con il rafforzamento dell’apparato repressivo dello stato, il varo di provvedimenti liberticidi e di repressione del dissenso e l’affermazione di processi di militarizzazione sociale, a partire dal mondo della scuola e dell’università. Meccanismi di controllo interno volti a prevenire esplosioni sociali e la crescita della conflittualità di classe che proprio attorno al sentimento contro la guerra possono trovare espressione.

Questo il senso del DDL 1627 (DDL Gasparri), l’ennesima risposta del governo Meloni alla straordinaria attivazione di massa cresciuta nelle mobilitazioni contro il genocidio commesso dallo stato sionista in Palestina. Un disegno di legge che attraverso la parificazione tra l’antisemitismo e le critiche rivolte al governo di Israele cerca di mettere al bando ogni espressione di solidarietà con il popolo palestinese che resiste e con il suo diritto all’autodeterminazione; un tentativo di affermare quel pensiero unico che a partire luoghi della formazione ci vuole asserviti alle logiche della guerra e del pensiero dominante.

Lunedì 24 novembre a Cosenza discuteremo di questo per denunciare la pericolosità di questo provvedimento e proseguire il percorso di lotta e contrasto alla repressione di stato”.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa della Rete No DDL Sicurezza Cosenza.

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