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Sanità, Francesco Arena (IdM Sanità) rilancia l’allarme di Greco: “La fuga dei giovani indebolisce il Sud, Calabria sempre più a rischio”

«Se questi sono i numeri drammatici del Sud, quelli della Calabria sono ancora più preoccupanti». Parte da qui la riflessione di Francesco Arena, responsabile sanità per Italia del Meridione, commentando le parole e l’analisi diffuse dal sindaco di Castrolibero Orlandino Greco sul tema della sanità meridionale.

Greco aveva denunciato, con un intervento molto chiaro, il paradosso che colpisce il Mezzogiorno: “Al Sud si muore di sanità, ma è il Sud a finanziare la sanità del Nord”. Una fotografia precisa della situazione attuale, dove alla crisi dei servizi sanitari pubblici si somma la mobilità sanitaria passiva, con oltre 4 miliardi di euro trasferiti ogni anno dalle regioni del Sud a quelle del Nord per cure, ricoveri e prestazioni che non si riescono più ad ottenere nei propri territori.

Arena ha voluto appoggiare e ampliare questa visione, sottolineando un altro aspetto spesso trascurato ma strettamente collegato: «Il problema della sanità in Calabria non può essere separato da quello della migrazione giovanile. Sempre più ragazzi e ragazze, di fronte a un contesto di precarietà generale, decidono di andare via. E questo non fa altro che rafforzare il sistema sanitario di altre regioni, perché non è solo il paziente anziano a spostarsi: sono intere famiglie che si stabiliscono fuori, si curano lì, contribuiscono al PIL e alla sanità di quei territori, mentre qui rimangono vuoti, strutture impoverite e un indebolimento progressivo del tessuto sociale.»

Secondo Arena, il rischio è quello di un circolo vizioso che potrebbe diventare irreversibile: «La Calabria perde ogni anno centinaia di giovani, spesso i più preparati. Questo significa meno contribuenti, meno domanda di servizi locali, meno attenzione politica. Alla lunga, questo svuota non solo le università e le scuole, ma anche gli ospedali, perché la sanità vive di flussi: se diminuisce la popolazione attiva e aumenta solo quella anziana e fragile, il sistema diventa insostenibile. Il problema sta a monte: senza una vera politica contro la migrazione giovanile, ogni piano di rientro sanitario sarà insufficiente.»

Arena richiama quindi all’unità delle forze politiche meridionali, chiedendo un’attenzione immediata: «Come Italia del Meridione crediamo che il tema della sanità debba essere affrontato a partire da una rivisitazione radicale dei criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale. Lo dice Orlandino Greco e lo ribadiamo con forza: non è solo una questione di strutture carenti, è una questione di giustizia sociale. Se vogliamo davvero garantire il diritto universale alla salute, bisogna ripensare i modelli di sviluppo e bloccare la fuga dei nostri giovani. Perché senza di loro, il Sud non ha futuro. E senza un Sud vivo, non esiste un’Italia davvero unita.»

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