Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, ha approvato nella seduta di questa sera, a maggioranza e con il voto contrario dei consiglieri di Fratelli d’Italia Giuseppe d’Ippolito e Ivana Lucanto e con l’astensione del consigliere Francesco Luberto, il documento sull’identità alias. Il civico consesso ha anche approvato, sempre a maggioranza, ma con l’astensione dei consiglieri comunali Giuseppe d’Ippolito, Ivana Lucanto e Bianca Rende, anche la mozione (prima firmataria la consigliera Chiara Penna) per la sottoscrizione del protocollo con l’ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, lo Sportello Unico per l’Immigrazione c/o la Prefettura di Cosenza e il Comune di Cosenza, allo scopo di rimuovere gli ostacoli amministrativi che rallentano la lavorazione e consegna dei permessi di soggiorno, con particolare riferimento ai permessi di soggiorno per motivi familiari, potenziando il personale esistente ed offrendo maggiori servizi ai migranti presenti sul territorio. L’assemblea di Palazzo dei Bruzi ha, infine, dato il via libera, all’unanimità, al Regolamento del Tavolo tecnico sulle disabilità. In apertura di seduta il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca ha chiesto all’aula di osservare un minuto di raccoglimento per ricordare la fiura dell’ex Assessore di Palazzo dei Bruzi e docente universitario Franco Piperno. Subito dopo è stato il consigliere comunale Francesco Graziadio a commemorare l’ex amministratore del Comune di Cosenza, ideatore ed ispiratore del Planetario. Graziadio ha ricordato quando prese per la prima volta la parola in pubblico a Radio Ciroma e fu proprio con Piperno. “Un uomo – ha detto – che è stato mille cose insieme, leader di Potere Operaio, del movimento politico del ’68, intellettuale stimato in tutta Europa, professore straordinario ed anche assessore al comune di Cosenza”. Poi Francesco Graziadio torna sulla questione della camera ardente per Franco Piperno. “Abbiamo perso un’occasione non ospitando la camera ardente di Piperno in Comune. Fu una parentesi la sua come assessore, ma la sua figura travalicava i confini. Sarebbe stato bello vederlo qui. Abbiamo perso – ha rbadiro Graziadio – un’occasione come città e come amministrazione. Piperno fece tanto per il centro storico ed è stato innovativo nel suo rapporto con i rom. Fece da stiolo all’allora assessore alla Cultura Franco Dionesalvi per il Festival delle Invasioni. E poi l’impegno per il Planetario che oggi ci mette di fronte ad una posizione scomoda. Vogliamo che il Planetario ridiventi attivo ed aspettiamo che parta il project financing per la riapertura della struttura. C’è una grande voglia di tornare a vedere le stelle”. Poi un passaggio del suo intervento il consigliere Graziadio lo riserva all’intitolazione del Planetario. “Il Sindaco saprà scegliere bene” – sottolinea – poi si lancia in una proposta argomentandola con il fatto che Piperno, “rispetto a certe cose aveva –confessa Graziadio – una forma di pudore, battendosi notevolmente perché fosse intitolato a Giovambattista Amico. Pertanto – ha concluso Graziadio – la sala delle stelle all’interno del Planetario potrebbe essere una soluzione”. Quindi si attarda ancora un po’ a tracciarne il profilo. “Trasmetteva a tanti la sua idea di partecipazione, l’idea, cioè, che questo palazzo fosse aperto ai contributi esterni. E per questo teorizzava la democrazia partecipata. Aveva un pensiero irriverente perché la riverenza non l’aveva nei confronti di nulla. Per lui il tempo aveva una funzione politica. Il tempo per Franco Piperno era il cardine per rileggere tutta la storia. Quando si faceva strada la globalizzazione, anti teticamente continuava a parlare di genius loci”. E ancora: “tenne acceso il nostro spirito critico, con fierezza ed umiltà. Tocca a noi fare in modo che la sua eredità non vada perduta”. All’intervento del consigliere comunale Francesco Graziadio ha fatto seguito quello del Sindaco Franz Caruso che ha ricordato l’uomo, il docente, appassionato, il politico e l’amministratore della città. “Franco Piperno era poliedrico ed aveva tante qualità – ha detto il primo cittadino. Con Franco – ha aggiunto Franz Caruso – nonostante non avessimo avuto sempre identità di vedute e nonostante qualche “scontro” polemico pubblico, passata la fase particolarmente calda, nel confronto anche dell’esperienza amministrativa vissuta nella nostra città, ci sono stati momenti di confronto, non moltissimi per la verità, anche perché abbiamo avuto vite ed esperienze diverse, però non c’è dubbio alcuno che fosse una delle intelligenze più vive della nostra realtà regionale”. Per Franz Caruso, Piperno era “una persona con la quale era piacevole confrontarsi, mai banale e mai conformista, sempre qualcosa di più e di diverso rispetto alla normalità del giudizio e della valutazione su tanti temi sui quali era solito intrattenersi a discutere”. Il Sindaco ha ringraziato il consigliere Graziadio per l’appassionato ricordo di Franco Piperno, ma anche per aver contribuito a chiarire il dibattito che si era acceso nei giorni scorsi sulla destinazione della sede comunale come camera ardente. A questo proposito Franz Caruso ha chiarito che in quel momento era fuori sede ed era in viaggio quando è stato contattato, dopo che erano state assunte determinate decisioni da parte della compagna di una vita di Franco Piperno. “Ho chiamato poi, mentre mi trovavo in viaggio, per esprimere il mio cordoglio ed anche l’eventuale disponibilità a rivedere la norma regolamentare che non consentiva l’utilizzo del salone di rappresentanza per questo tipo di partecipazione al cordoglio per la scomparsa di un ex assessore. Anche in quella sede a Marta Petrusewicz avevo detto – ha proseguito il Sindaco – che l’impegno dell’Amministrazione comunale non si sarebbe fermato solo al ricordo di Franco, ma anche a porre in essere insieme un’iniziativa per ricordare l’azione di Piperno per la nostra città”. Quindi il primo cittadino ha ricordato ancora nel suo intervento in Consiglio comunale che “Franco Piperno non è stato solo amministratore del Comune ed assessore, ma anche un docente straordinario dell’Università della Calabria e forse è stato anche giusto ricordarlo in quella che è stata la sede dove più e meglio di altri ha esercitato il suo ruolo di docente”. Subito dopo Franz Caruso ha annunciato il percorso che sarà seguito dall’Amministrazione comunale per ricordare Franco Piperno. “Lo faremo – ha spiegato – con un’iniziativa che possa mettere al centro quella che è stata la sua creatura, la cosa più importante che ha realizzato durante il suo percorso di amministratore della nostra città che è appunto il Planetario, una struttura moderna, meravigliosa, ma bisognevole di interventi per essere recuperata. Sappiamo che dopo la chiusura dovuta al covid ci sono state intrusioni che hanno dato origine, da parte di ignoti, ad atti vandalici che hanno danneggiato seriamente lo starmaster che è il cuore del Planetario e su questo dobbiamo ricercare le soluzioni, perché vanno superati i problemi di carattere economico con il fornitore”. Il Sindaco ha inoltre chiarito che non è solo questo il problema, “perché – ha spiegato – c’era un contratto, poi non sottoscritto, con l’unico partecipante al bando di gara indetto dalla vecchia amministrazione, per problemi legati ai costi energetici accentuati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Noi abbiamo fatto un primo passo, perché con l’affidamento del project financing alla società della Cassa Depositi e prestiti, ho dato una indicazione precisa di partire, con l’azione di riefficientamento energetico dei nostri palazzi pubblici e dell’illuminazione pubblica, proprio dal Planetario, come segnale di attenzione nei confronti di una struttura che è assolutamente importante, perché attrattiva di tanti interessi, non solo degli studiosi, ma che è punto di riferimento per tutta una serie di iniziative che potrebbero rimetterlo al centro dell’attenzione. Abbiamo il dovere di recuperarlo, non solo nel ricordo di Franco, ma nell’interesse della città, perché veramente, con la realizzazione anche del Parco delle Scienze, si creerebbe un polo attrattivo, scientifico e turistico che non può che far bene alla nostra città”. Un ultimo passaggio del suo intervento Franz Caruso lo ha dedicato alla questione dell’intitolazione del Planetario.”Ho letto la proposta del capogruppo del PD Francesco Alimena di intitolare a Franco Piperno il Parco delle scienze. Avevamo pensato di intitolare l’intero Planetario a Franco Piperno, e ci siamo confrontati con Francesco Alimena, ma abbiamo rinvenuto l’atto deliberativo con il quale era stato intitolato a Giovambattista Amico. Si è pensato ad altro e la proposta di Alimena è certamente degna di attenzione. Anche se alla proposta di Francesco Graziadio io mi sento di dare già un’adesione personale, perché ricordare la figura del docente e fisico in quello che è un luogo simbolo dell’impegno di Franco Piperno, la sala delle stelle, è più adeguato e più simbolico del suo interesse, e potrebbe essere la soluzione in grado di dare dignità e importanza al ricordo di quello che è stato l’impegno di Franco in quella direzione. Anche in ragione di quell’impegno che insieme avevamo preso negli ultimi tempi per il recupero del Planetario, faremo una cosa utile e giusta a ricordarlo con l’intitolazione della sala delle stelle”.
Si è poi passati alla trattazione del primo punto all’ordine del giorno, l’approvazione del documento sull’Identità alias. Ad illustrare il punto è stata la Presidente della commissione Istruzione, Legalità e Attività istituzionali, Chiara Penna. “Con questo atto oggi – ha sottolineato Chiara Penna – il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad istituire un registro di genere per l’impiego che consenta alle soggettività trans e non binarie, a qualunque titolo impiegate nell’Amministrazione Comunale, sulla base della mera autodichiarazione annotata nel registro, l’adozione del genere e del nome elettivo in integrale, globale ed automatica sostituzione del genere e/o nome anagrafico (nella misura in cui siano difformi dal proprio sentire) in ogni atto, documento, dichiarazione, certificazione, strumento di servizio ad uso interno della Pubblica Amministrazione e – per quanto di competenza ed ove la legge lo consenta – ad uso esterno della stessa. Il documento impegna, inoltre, Sindaco e Giunta ad istituire un registro di genere per i servizi che, in analogia al registro di genere per l’impiego, consenta l’annotazione delle autodichiarazioni di genere, onde fare in modo che tutte le persone trans e non binarie che fruiscono di servizi e prestazioni erogati all’Amministrazione Comunale, adottino il genere e il nome elettivo in integrale, globale ed automatica sostituzione del genere e/o nome anagrafico (nella misura in cui siano difformi dal proprio sentire) e, ciò, in ogni rapporto che intercorra reciprocamente tra la persona e l’Amministrazione, ivi compresi il rilascio – per quanto di competenza ed ove la legge lo consenta- di documenti, dichiarazioni, certificazioni. Un terzo impegno per il Sindaco e la Giunta è quello di istituire, ove possibile, servizi e locali igienici senza indicazione tipica di genere” Al termine del suo intervento, la consigliera Penna ha ringraziato i componenti della commissione che ha votato il documento all’unanimità, compresa la minoranza. Allo stesso modo la consigliera Penna ha ringraziato i ragazzi e le associazioni, in particolare Alessandra Lucanto, Presidente dell’Arcigay Cosenza, Silvio Cilento, Presidente dell’Arci Cosenza e Giovanni Barberio, volontario della rete salute dell’Arcigay Cosenza. Eguae ringraziamento la consigliera Penna ha indirizzato al Consigliere Francesco Alimena “che si è speso tanto per il raggiungimento del risultato. L’approvazione odierna – ha concluso Penna – è un ulteriore passo avanti per la tutela del benessere psicofisico delle persone trans gender favorendone l’inclusione e il riconoscimento dei diritti e della loro dignità”.
Subito dopo il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Francesco Alimena, ha dato lettura del messaggio inviato dall’Arci Gay di Cosenza. “A nome di tutto il direttivo di Arcigay cosenza – ha scritto nel messaggio Christian Gaudio – vogliamo ringraziare l’Amministrazione comunale della nostra città per averci dato nuovamente l’occasione di essere parte attiva nel costruire l’ennesimo tassello dei diritti in città chiamandoci in commissione per un confronto sul tema “carriera alias”. Dal primo momento in cui questa amministrazione si è insediata il dialogo – ha proseguito il messaggio di Arcigay Cosenza -è stato costante e proficuo sia nei confronti che negli scontri e di questo vi dobbiamo ancora una volta ringraziare. Questo dialogo costante ha portato all’adesione del Comune alla rete Ready, alla realizzazione del Cosenza Pride che da troppi anni mancava in città e proprio ieri ha portato a mettere le basi per la formazione di quella che speriamo sarà la prima squadra di rugby lgbt+ della Calabria; questo stesso continuo e proficuo dialogo che oggi ci vede qui a celebrare questo nuovo traguardo: il documento sull’identità alias che, siamo sicuri, farà di Cosenza il faro del Sud Italia sull’argomento. Da oggi, il Comune di Cosenza, dà dignità a tante persone che fino ad oggi se la sono vista negata. Esempi virtuosi di questa buona e giusta pratica sono a due passi da noi come l’Università della Calabria e il Liceo classico Telesio, luoghi pubblici, dove l’identità di tutti e tutte viene rispettata e tutelata. Purtroppo, ancora c è tanto da fare in molti luoghi di lavoro, di studio, di formazione, di intrattenimento, ecc. Che ogni giorno negano la possibilità di avere una identità alias, costringendo molte persone ad essere umiliate e vessate quando si recano in questi posti. Ci auguriamo che il Comune di cosenza possa essere volàno per tutta la regione e per i tanti enti pubblici che ancora stentano ad accettare e a rispettare l’identità delle persone che operano al loro interno”.
E’ stata poi la volta del consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe D’Ippolito che ha depositato una risoluzione , poi messa ai voti e respinta dall’aula, nella quale il gruppo consiliare aveva chiesto il ritiro del documento sull’identità alias “essendo è stato spiegato – un atto meramente politico, poiché il nostro ordinamento riconosce specifiche e ben definite procedure per chi intende modificare il proprio nome. Tale mozione, invece, non introduce nessuna novità per i dipendenti comunali poiché l’opportunità dell’identità alias è già riconosciuta in tutti i contratti della Pubblica Amministrazione. Inoltre, il riconoscimento della identità per le partecipate non è competenza del consiglio Comunale e per tali motivi, con la nostra, risoluzione si chiede che la mozione venga ritirata per ulteriori approfondimenti.” Nello specificare la richiesta, il consigliere d’Ippolito ha spiegato che “avete verificato lo statuto comunale dopo l’approvazione della mozione sulla cittadinanza ai minori? Non è cambiato. Questo, come quello, infatti, è un atto politico che non produrrà mai alcun effetto, perché un nome può essere modificato solo dal tribunale dopo la transizione. Per ciò che riguarda le società esterne al Comune, non si può vincolare alcuna partecipata o alcuna azienda in rapporti con Ente ad utilizzare tali “accortezze”. Da parte nostra, in questa fase non ci sarà voto favorevole perché poi non ci saranno effetti, al netto della buona volontà dettata da idee che comunque non condivido. Un’altra cosa, i lavoratori della Pubblica Amministrazione sono già tutelati della legge, potendo adottare un’identità alias a margine di un percorso”. Non si è fatta attendere la replica del consigliere del PD Francesco Alimena che ha sottolineato come “in questo momento in tutta Italia, i comuni del centrosinistra non possono venir meno al loro compito, ma indicare un percorso. Così è stato fatto a Milano, a Bologna e a Taormina. E’ quello di oggi – ha detto ancora Alimena – un ulteriore passo nel percorso che il Sindaco ha iniziato dal primo giorno del suo insediamento”.
E’ poi intervenuta la consigliera comunale Alessandra Bresciani. “L’adozione dell’identità alias non solo avrà un impatto positivo sulle persone che la utilizzeranno, ma permetterà anche alla nostra Amministrazione comunale di rispondere meglio alle esigenze della comunità, promuovendo l’inclusione, la parità di trattamento e il rispetto per tutte le persone. Con queste azioni avremo un tassello in più per candidarci il prossimo anno al premio “Capitali europee dell’inclusione e della diversità” che riconosce, dà visibilità e mette in risalto il lavoro svolto da una città, che può servire da ispirazione per altre città europee nella creazione di ambienti più diversificati, inclusivi e senza discriminazioni per i cittadini. Tutte queste azioni si propongono di individuare le migliori pratiche che promuovono la diversità (in termini di genere, età, disabilità, identità LGBTIQ+, religione o credo e origine etnica) come fonte di ricchezza e innovazione, che contribuiscono a politiche e sistemi inclusivi e promuovono un senso di appartenenza per l’insieme dei cittadini. Sono a favore di ogni iniziativa che rende la nostra città all’avanguardia nella costruzione di un’Europa più inclusiva e diversificata”.
La consigliera Bianca Rende, nel successivo intervento, ha sottolineato che “il Consiglio di oggi è della partecipazione. Finalmente, con l’identità alias vengono accolte importanti istanze e non solo dal punto di vista teorico, ma sul piano pratico e concreto”. Replicando a Fratelli d’Italia, Bianca Rende ha rivendicato la matrice “orgogliosamente politica dell’atto deliberativo che sta dalla parte di chi ambisce a vedere riconosciuta la propria diversità ed è anche una risposta ai tanti fatti di cronaca che creano disagio e che si concretizzano in vere e di aggressioni a coppie omosessuali, o in atti di bullismo nei confronti di ragazzi che faticano a trovare una loro dimensione”.
Si è poi passati alla trattazione del secondo punto all’ordine del giorno: la mozione (prima firmataria la consigliera Chiara Penna) per la sottoscrizione del protocollo con l’ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, lo Sportello Unico per l’Immigrazione c/o la Prefettura di Cosenza e il Comune di Cosenza, allo scopo di rimuovere gli ostacoli amministrativi che rallentano la lavorazione e consegna dei permessi di soggiorno, con particolare riferimento ai permessi di soggiorno per motivi familiari, potenziando il personale esistente ed offrendo maggiori servizi ai migranti presenti sul territorio. Ad illustrare la mozione la consigliera Chiara Penna, che ha sottolineato come con la mozione si impegna la giunta e il Sindaco a trovare la formula percorribile al fine di stipulare un protocollo d’intesa con la Questura di Cosenza (ufficio immigrazione) ferme restando le proprie competenze non delegabili di quest’ultima, con lo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura di Cosenza (ove utile) ad istituire un’ufficio/sportello, presso locali comunali da individuare, dove alla presenza di funzionario della Questura a ciò delegato, si possano svolgere in sinergia, tutte le attività utili a snellire i procedimenti per il rilascio /rinnovo dei titoli di soggiorno, eventuali attività utili alla gestione dei flussi d’ingresso di lavoratori extracomunitari quale compito dello sportello unico per l’immigrazione ed ogni altra attività necessaria. I fondi per la gestione dello sportello- è scritto ancora nella mozione – potrebbero essere reperiti incassando le tasse ed i bolli che gli stranieri versano per ottenere il permesso di soggiorno, eventualmente integrato da altri fondi da individuare a seconda del reale ed effettivo apporto del Comune alle stesse attività”. Per facilitare le procedure, al consigliera Penna ha auspicato una interlocuzione con il Presidente della Consulta Intercultura che era presente in Consiglio nell’area riservata al pubblico.
“Quale migliore occasione questa – ha poi sottolineato nel successivo intervento la consigliera comunale Alessandra Bresciani – per coinvolgere la Consulta Intercultura? La discussione di oggi mette in evidenza che é mancata completamente la condivisione con le persone direttamente interessate. Questa pratica, prima di essere votata, doveva essere approfondita con i veri protagonisti perché su questi temi non può esistere alcun piedistallo partitico privilegiato. Nemmeno quello della professionista esterna all’amministrazione che, ringrazio, ma che ha redatto il protocollo citato nella mozione consegnandola nelle vostre mani, ignorando completamente la presenza della Consulta Intercultura e del lavoro che già svolge gratuitamente per le comunità e per l’Amministrazione. Non vogliamo farci dire che abbiamo agito come quei freddi uomini d’affari che quotano in borsa un brevetto unicorno sapendo già che, così com’è, non potrà mai essere utilizzato. L’ obiettivo non è quello di far salire i nostri titoli personali buttando fumo negli occhi a chi in queste azioni ci crede”.
Per Francesco Alimena “questa è una mozione che impegna a redigere un protocollo che coinvolge gli interessati, soprattutto i componenti della Consulta intercultura. E’ una nuova strada per velocizzare le pratiche. E’ l’inizio di un percorso”.
Nella successiva dichiarazione Bianca Rende ha annunciato la sua astensione “in quanto il documento è stato redatto in modo raffazzonato e senza tenere conto dell’esistenza della Consulta intercultura. Il protocollo deve essere ancora sottoscritto e sono pronta a votarlo, ma bisogna prima superare le attuali deficienze dell’ufficio anagrafe fino a quando non si effettueranno i concorsi”.
Il consigliere Giuseppe D’Ippolito ha poi annunciato l’astensione di Fratelli d’Italia. “Non c’è stata – ha detto – una interlocuzione con chi usufruisce dei permessi di soggiorno e non ci sono spunti di discussione sui margini di trattativa e dell’accordo con la Questura. Questa proposta, così com’è, non produce alcun effetto”.
E’ ancora Alimena a fornire una spiegazione: “quello che viene considerato erroneamente un protocollo non è un protocollo, ma una mozione, cioè un atto politico. E poi non è vero che la Consulta Intercultura può da sola intavolare un protocollo con la Questura”.
Si è poi passati al terzo ed ultimo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del Regolamento del Tavolo tecnico sulle disabilità. Ad illustrarlo il Presidente della Commissione consiliare Salute e Welfare del Comune di Cosenza, Giuseppe Ciacco. “Oggi – ha esordito Ciacco -siamo chiamati a riflettere su una questione di straordinaria importanza: il regolamento del Tavolo Tecnico sulle Disabilità. Non si tratta di un semplice atto meramente amministrativo, ma, viceversa, si tratta di un passaggio politico che incarna un impegno collettivo verso una città inclusiva, più giusta e più attenta ai bisogni di tutti i cittadini. Questo Tavolo, quindi – ha aggiunto Giuseppe Ciacco – non è solo una struttura tecnica, ma è anche – e forse soprattutto – un luogo simbolico, dentro il quale l’Istituzione si apre al dialogo con le associazioni, con le famiglie, con gli esperti e con tutti coloro che, quotidianamente, vivono e affrontano le sfide legate alla disabilità. Il suo scopo quindi è duplice: da un lato, raccoglie le istanze di chi spesso resta inascoltato e dall’altro, traduce queste istanze in proposte operative, azioni concrete e soluzioni condivise. Il regolamento è stato approvato in Commissione Salute e Welfare all’unanimità. Ed è stato approvato, proprio, in coincidenza con la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il che sottolinea la forte valenza emblematica sottesa al documento. Il Tavolo, in questo contesto – ha detto ancora Giuseppe Ciacco – sarà, quindi, uno strumento strategico per abbattere non solo le barriere architettoniche, ma anche quelle barriere culturali e sociali che ancora limitano le opportunità di tante persone. Sarà un laboratorio di co-progettazione, dove la voce delle associazioni e, quindi, dei cittadini, si unirà a quella delle istituzioni per disegnare, insieme, politiche che garantiscano inclusione, accessibilità e pari opportunità. Politicamente è un atto , questo, che segna una direzione chiara: Cosenza vuole essere una città effettivamente partecipata, dove nessuno venga lasciato indietro. E l’adozione di questo strumento non solo testimonia la sensibilità della nostra Amministrazione verso i temi della disabilità, ma sancisce anche la volontà di costruire un modello amministrativo basato sull’ascolto e sulla cooperazione”. Ciacco ha poi ringraziato tutti i componenti della Commissione, “per aver cooperato al raggiungimento di questo risultato”, rivolgendo, inoltre, un ringraziamento particolare ai consiglieri Francesco Alimena e Bianca Rende, “che hanno collaborato con proficua determinazione”, e quindi all’Assessore al Welfare, Veronica Buffone, “che ha offerto un prezioso supporto, facendo da trait d’union con le associazioni di settore”. Un ringraziamento speciale Ciacco ha poi alle associazioni del territorio presenti, (Le Federazioni FISH e FAND; Il Forum del Terzo settore e le Associazioni ANGSA, ANFFAS e AISLA) “la cui competenza e passione hanno arricchito il dibattito, rendendo il regolamento uno strumento efficace e rispettoso delle esigenze reali. Ma non ci fermeremo qui. L’approvazione di oggi non è un traguardo, ma un punto di partenza. Il Tavolo Tecnico non deve restare un simbolo o una promessa sulla carta: deve diventare una realtà operativa, capace di monitorare, proporre e supportare politiche che migliorino concretamente la qualità della vita delle persone con disabilità. Il Tavolo Tecnico rappresenta non solo una risposta a un’esigenza, ma anche una visione di futuro per la nostra città: un futuro in cui le diversità non siano un ostacolo, ma una ricchezza; in cui nessuno sia escluso dal diritto a vivere appieno la propria città. Che sia un’altro importante passo verso una Cosenza davvero più inclusiva e solidale”.
E’ poi intervenuto il consigliere Aldo Trecroci che ha sottolineato come “la legislazione italiana in tema di disabilità ha più di 30 anni e poi si è evoluta fino ad arrivare al decreto legislativo n. 62 del 2024. Il tavolo si inserisce in questo contesto e diventa un passaggio obbligato. Il decreto 62 – ha aggiunto Trecroci – dà una piena attuazione dell’art.3 della Costituzione. Occorre una reale operatività del tavolo della disabilità, che non deve essere un documento astratto. Le buone intenzioni vanno corroborate da fatti concreti, gestionali, amministrativi e finanziari. Mi aspetto che ci sia un ulteriore passo avanti dell’Amministrazione come la promozione di incontri con le associazioni, ma ci sono anche esigenze di scelte politiche che impegnano l’Amministrazione ad uno sforzo economico e a scelte amministrative. E’ vero che il Comune versa in condizioni precarie, ma le scelte politiche devono farsi anche in condizioni di difficoltà”. Sul tema Alessandra Bresciani ha proposto l’istituzione nel Comune di Cosenza della Carta europea della disabilità (Disability Card) ai fini dell’attivazione, nel Comune di Cosenza, delle convenzioni legate a tale strumento per migliorare l’accesso a servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di: trasporti, cultura, tempo libero e e altri benefici utili alla promozione dei diritti delle persone con disabilità sul territorio cosentino da aggiungersi a quelli di carattere nazionale e di altri Paesi dell’Unione europea.”A maggior ragione che stiamo avviando un progetto importante per rendere il Museo dei Brettii e degli Enotri, completamente accessibile a tutte le persone – ha detto Bresciani – e per questo chiedo che vengano al più presto risolti gli intoppi che bloccano l’inizio dei lavori del cantiere più atteso da una importante fetta di popolazione”.
Nelle successive dichiarazioni di voto il regolamento ha incassato il sostegno della consigliera Bianca Rende che ha parlato di “giornata positiva che possiamo ricordare come costruttiva per il percorso che è stato fatto”, esaltando anche il lavoro corale di grande collaborazione. “Alla costituzione del tavolo – ha aggiunto – guardiamo con grande fiducia. E’ una opportunità per rendere il comune sostenibile, inclusivo e attento ai diritti dei cittadini e nel quale non ci siano barriere immateriali”.
Anche il consigliere D’Ippolito si è impegnato a votare la pratica perché possa produrre i suoi effetti. E’ questo un atto politico, ma anche concreto”.
Anche il consigliere Luberto si è ritenuto totalmente soddisfatto, condividendo in pieno il regolamento. “Tutti siamo disabili e nessuno lo è – ha spiegato. Tutti noi abbiamo a che fare con la disabilità. La legislazione italiana è la migliore del mondo, ma le applicazioni concrete hanno lasciato molto a desiderare. Sappiamo i drammi e i problemi che gravano sulle famiglie. Mi permetto di rilanciare: l’amministrazione non deve solo ascoltare, ma deve essere da impulso e faro delle famiglie delle persone che vivono la disabilità. Non solo si è fatto bene ad istituire il tavolo, ma l’amministrazione deve essere propositiva verso le associazioni e i singoli e promotrice di tante iniziative e guida concreta a favore del mondo della disabilità”.
Sulla stessa lunghezza d’onda i successivi interventi dei consiglieri Francesco Alimena e Ivan Commodaro.
Sull’argomento si è poi registrato l’intervento del Sindaco Franz Caruso. “Il 2023 – ha detto il primo cittadino – ha visto Cosenza fregiarsi del titolo di capitale del volontariato, grazie al lavoro che 1.200 associazioni e 12 mila volontari hanno consentito di far attribuire alla nostra città, con un lavoro costante, continuo, incessante, a favore del bisogno che, purtroppo, c’è anche nella nostra città e che dopo il covid è andato aumentando. Se quello era frutto dei lavoro dei volontari – ha aggiunto Franz Caruso – oggi la costituzione del tavolo tecnico per la disabilità è un fiore all’occhiello del nostro programma che dobbiamo ascrivere alla volontà di questa Amministrazione che ha perseguito questo risultato con caparbietà”. Il Sindaco ha poi ringraziato il Presidente della Commissione welfare Giuseppe Ciacco, l’Assessore Veronica Buffone “che guida – ha detto – un settore delicato”, tutti i membri dello staff del settore welfare e tutti i consiglieri comunali che intervenendo così numerosi nel dibattito consiliare hanno offerto spunti di riflessione e soprattutto hanno dato alla città e fuori della città l’immagine di un consiglio comunale che è attento ai bisogni della parte più debole della città, “alla quale noi – ha detto inoltre Franz Caruso -abbiamo riservato tante attenzioni in un momento in cui, purtroppo, tanti sono i tagli che provengono dal governo. A questo settore, se possibile, riserveremo non solo attenzione, ma anche risorse per dare risposte a questa parte del bisogno che riguarda soprattutto la parte più debole, quella dei disabili avanti nell’età. Per loro c’è stato un impegno ancora più forte e un’attenzione maggiore da parte della nostra Amministrazione che ha destinato beni importanti alla creazione di centri che possono offrire assistenza alle persone prive di supporto assistenziale. Non è un caso che abbiamo destinato immobili importanti a Sant’Ippolito per creare il “Caffè Alzheimer” che ha dato risultati importanti. Ma siamo andati anche oltre, perché- ha spiegato Franz Caruso – abbiamo destinato risorse importanti per sottrarre dal piano delle alienazioni un altro immobile altrettanto significativo, come quello della scuola destinata al Caffè Alzheimer, che era la vecchia circoscrizione di Sant’Ippolito. E lì abbiamo creato il Centro per l’autismo. Stiamo dando vita ad un polo di assistenza anche sanitaria a favore dei soggetti più deboli che sono i nostri ammalati di Alzheimer e di autismo. L’attenzione che oggi abbiamo posto nel dare il via libera al tavolo tecnico, riguarda chi è portatore di una disabilità piccola o grande che sia, che in città si scontra con un atteggiamento che non è soltanto quello dell’esistenza ancora di barriere architettoniche, ma è anche quello delle barriere culturali. Lo stesso si verifica nel trasporto pubblico locale nel quale non disponiamo di mezzi che consentono al disabile di vivere autonomamente la sua disabilità utilizzando i mezzi pubblici perché non ci sono quelli dotati degli accorgimenti necessari. Su questo dobbiamo fare tanto e lavorare”.