“L'arte di non sapere, che non dev'essere confusa con l'ignoranza, perchè gli ignoranti non sono responsabili della loro triste condizione, nasce da un'idea autolatra ed egocentrica del mondo e della società” - Luis Sepúlveda
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“Visibili” volge al termine: un anno di lavoro per restituire voce, dignità e futuro alle donne vittime di violenza

Dodici mesi di lavoro intenso, di ascolto, protezione e accompagnamento. Si è concluso il progetto “Visibili”, promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS nell’ambito dell’avviso della Regione Calabria per il potenziamento dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio. Un percorso nato per abbattere quel muro di silenzio e invisibilità che spesso accompagna le donne vittime di violenza, offrendo loro non solo un riparo, ma strumenti concreti per ricostruire sé stesse e un nuovo presente.

Nel corso di quest’anno il progetto ha rafforzato in modo significativo i servizi della Casa Rifugio Mondo Rosa di Catanzaro, trasformando ogni intervento in un’opportunità di cura e rinascita. Consulenze psicologiche, accompagnamento sociale, sostegno ai minori vittime di violenza assistita, attività scolastiche e ludico-educative: ogni azione è stata pensata per affrontare le molteplici dimensioni della violenza e offrire risposte efficaci e rispettose dei bisogni di ciascuna donna e dei suoi figli.

Accanto al lavoro quotidiano, “Visibili” ha acceso una luce importante anche sul territorio, con una campagna di sensibilizzazione che ha dato voce alle storie di chi, troppo spesso, resta nell’ombra. Un modo per contrastare l’isolamento e ribadire con forza che la violenza non è un destino ineluttabile, ma una condizione dalla quale si può uscire, se sostenuti da una rete competente e presente.

«L’esperienza di “Visibili” ha ancora una volta confermato quanto sia fondamentale un approccio integrato e continuativo per accompagnare le donne fuori dalla violenza — sottolineano dal Centro Calabrese di Solidarietà Ets —. Non si tratta solo di offrire un riparo, ma di prendersi cura delle persone nella loro interezza, rispettando i loro tempi e i loro percorsi. Ogni donna ha diritto di essere vista, ascoltata e sostenuta».

Il progetto ha rappresentato un tassello importante in un cammino che continua: la Casa Rifugio Mondo Rosa proseguirà, come sempre, nel suo impegno quotidiano al fianco delle donne, per trasformare ogni storia di dolore in una possibilità concreta di riscatto, autodeterminazione e futuro.

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