“Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare” - Jean-Paul Sartre
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Riforma Ue sulle politiche di coesione, Irto (Pd) interroga il governo e accusa: “Con il silenzio di Meloni e sodali, il Mezzogiorno continuerà a spopolarsi e a perdere la speranza”

Il senatore Nicola Irto ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri per gli Affari europei e il Pnrr, dell’Economia e delle Finanze e per gli Affari regionali e le Autonomie, cui ha chiesto chiarimenti e un’assunzione di responsabilità da parte dell’intero governo Meloni sulla proposta di riforma delle politiche di coesione per il ciclo 2028-2035. Secondo indiscrezioni e bozze interne della Commissione europea, la riforma in predicato prevederebbe l’abolizione dei Programmi operativi regionali, la scomparsa delle attuali classificazioni territoriali e la centralizzazione dei fondi in un unico Piano nazionale. Le Regioni perderebbero ogni autonomia nella programmazione e nell’utilizzo delle risorse europee, mentre il governo centrale avrebbe il potere esclusivo di decidere dove e come allocare i fondi. “Sarebbe una svolta pericolosa – dichiara Irto – che mette a rischio il principio stesso della coesione territoriale. Le Regioni del Sud, a partire dalla Calabria, rischiano di essere escluse da ogni leva strutturale di sviluppo. Con la prevista centralizzazione e senza equità nella ripartizione dei fondi europei, interi territori potrebbero sprofondare nella crisi economica e sociale”. Il senatore dem denuncia il “colpevole silenzio del governo delle destre” e chiede che l’Italia si opponga con forza in sede europea a una riforma che penalizzerebbe soprattutto il Sud. “Se Meloni e i suoi ministri continueranno a tacere, il Mezzogiorno – conclude Irto – seguiterà a spopolarsi e a perdere la speranza”.

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