“La Calabria è caratterizzata da una straordinaria biodiversità essenziale non solo per l’ambiente e per il benessere ma anche perché può rappresentare una importante opportunità per il turismo ecologico. Recenti indagini confermano che la sostenibilità è un fattore sempre piu’ importante nelle scelte dei viaggiatori nella decisione delle mete : la biodiversità ed il nostro eccezionale patrimonio naturale costituiscono un essenziale fattore di attrazione verso la nostra regione.
In questo scenario non sfugge a nessuno l’enorme valore aggiunto che la tutela ambientale, dalle coste alle montagne ricopre per il futuro socio-economico della Calabria.
Eppure, a stagione turistica già iniziata, all’impegno di alcune amministrazioni sensibili e virtuose, continuano ad affiancarsi i comportamenti di altri comuni ed operatori che, in maniera miope, pregiudicano l’ambiente cosi’ compromettendo il futuro di interi territori.
Controllo sulla depurazione per fiumi e mari puliti, corretta gestione del ciclo di gestione dei rifiuti, salvaguardia delle fauna e della flora e dei delicati ecosistemi calabresi costituiscono una base etica ed amministrativa basilare di comportamento.
Legambiente Calabria non puo’ quindi che stigmatizzare l’operato di chi, ieri mattina a Sellia Marina, nel tratto di spiaggia compreso tra il Lido Asso di Fiori ed il Lido Blu Caffè, ha effettuato una pulizia dell’arenile con mezzi meccanici molto invasiva che ha letteralmente cancellato la vegetazione dunale e la flora psammofila per molti metri con un danno gravissimo all’intero ecosistema.
Negli ultimi anni la Regione Calabria, Dipartimento Territorio e Tutela Ambiente, ha piu’ volte inviato note, indirizzate a tutti i comuni costieri, per vietare espressamente nelle aree interne ai siti natura 2000 e sconsigliare fortemente nelle altre aree, l’utilizzo di mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge nonchè proibire il transito sul litorale di fuoristrada o altro mezzo su ruota e vietare, inoltre, gli interventi di sbancamento e spianamento che possano alterare il contorno delle dune.
Provvedimenti che si inseriscono nel quadro delle attività finalizzate alla conservazione di specie e di habitat tutelati dalle direttive europee (Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli) con il fine di attuare tutte le possibili sinergie funzionali con l’obiettivo di preservare il nostro “capitale naturale”, con azioni concrete anche a tutela della tartaruga Caretta caretta, specie di importanza strategica per la Calabria in quanto specie protetta da normative internazionali e comunitarie (Allegato II, IV della Direttiva Habitat 92/43/CEE, in Appendice II della Convenzione di Berna, in Appendice I della CITES, in Appendice I e II della Convenzione di Bonn, nella IUCN (2013), in pericolo categoria EN ed inoltre, tutelata dal Protocollo ASPIM 1995.
Ricordiamo che Caretta caretta è l’unica tra le tartarughe marine, a nidificare in Italia e che, in particolare, la Calabria rappresenta l’area di nidificazione più importante per la specie. Di conseguenza i Comuni costieri della Calabria, in cui la tartaruga marina è nidificante o potenzialmente nidificante, hanno un ruolo fondamentale per mantenere la specie.
Oltre alla tutela delle tartarughe ricordiamo anche il Fratino Charadrus alexandrinis piccolo trampoliere (Direttiva Uccelli 2009/147/CE) che nidifica lungo i litorali sabbiosi e ghiaiosi.
Di fondamentale importanza, in base alle direttive comunitarie. è anche la salvaguardia delle comunità vegetali psammofile e di specie tipiche come il giglio di mare (Pancratium maritimum L.) protetta anche livello regionale e l’ Efedra (Ephedra distachya L.) importante endemismo del sud Italia, a rischio estinzione.
Tutte specie messe pesantemente a rischio da comportamenti insensati come la pulizia delle spiagge con mezzi pesanti e dalla spianatura delle dune con conseguente distruzione di elementi fortemente identitari anche per il paesaggio costiero calabrese.
Legambiente Calabria invita ancora una volta la Regione Calabria, a sommare alle attività di tutela degli arenili sinora svolte, ulteriori strumenti ad esempio disponendo che la concessione del contributo ai Comuni costieri a parziale finanziamento delle spese sostenute per la pulizia delle spiagge libere, al fine di migliorare le condizioni di igiene, decoro e fruibilità delle medesime a sensi della legge regionale n. 10/98, così come modificata con legge regionale n. 55/2022 sia ancorata a precise modalità e all’uso sostenibile delle aree marino-costiere calabresi.
” La salvaguardia della biodiversità è essenziale per la Calabria: al plauso per l’istituzione di nuove aree protette sul territorio come la Riserva naturale ” Dune di Giovino” avvenuta con la recente legge regionale n. 28/2025, resa operativa con decreto del 26 giugno scorso, si deve affiancare il monito di rendere effettiva la salvaguardia e la protezione che non puo’ e non deve restare un esercizio teorico” dichiara Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. “La spiaggia di Sellia Marina e l’area protetta delle Dune di Giovino ( Catanzaro) – continua Parretta – si collocano, quasi in continuità sulla costa jonica catanzarese. Dobbiamo lavorare tutti insieme, vigilando e partecipando attivamente, per rendere piu’ omogenee le attività di tutela su tutto il territorio, accrescere i fattori positivi, attenuare le criticità e custodire la grande bellezza e biodiversità della Calabria”.
E’ quanto si legge in una nota stampa di Legambiente Calabria.