“Non si scarichi sui Comuni e, di conseguenza, sui cittadini la costosa e complessa gestione della neonata Arrical che, per come dichiarato dall’assessore Calabrese ‘non può fare fronte ai debiti nei confronti dei gestori se non incassa le relative somme dai Comuni'”. E’ quanto afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso replicando all’assessore Calabrese “che – precisa – nega la rimodulazione in aumento delle tariffe regionali imposte dall’Autorità Rifiuti e risorse idriche della Calabria”.
“Nel 2020- 2021 le tariffe di conferimento infraregione erano di 188,01 euro per tonnellata di Rur e di 130,68 euro per tonnellate di Ford, mentre quelle extraregione erano di 325,09 euro per tonnellata di Rur e di 177,06 euro per tonnellata di Ford – prosegue Caruso – Arrical, invece, rimodulando gli oneri di conferimento per come erano stati determinati dai soppressi Ato, li ha fortemente incrementati. Rispetto a questi dati di fatto, come può l’assessore Calabrese sostenere che non c’è stato alcun sostanziale aumento? Anche la matematica è diventata un’opinione, evidentemente, per questo governo regionale che sta mettendo in ginocchio la Calabria ed i calabresi, non solo per un evidente peggioramento della qualità dei servizi offerti, quanto per il continuo aggravio economico degli stessi che si riverbera su una popolazione già molto sofferente ed alla quale non si garantiscono più i diritti elementari, tra cui quello alla salute risulta il più a rischio”.
“Ed, invero, l’allarme lanciato già nei giorni scorsi nei confronti di Arrical con tanti colleghi sindaci – sottolinea Caruso – risiede proprio nella preoccupante consapevolezza che gli aumenti abnormi degli oneri di conferimento dei rifiuti residuali e della frazione organica, rispetto a quelli comunicati, in via preventiva, dalla stessa Arrical e poi da quest’ultima revisionati in aumento, per ben due volte, a consuntivo, con richiesta di conguaglio ai Comuni, potrebbero tradursi in un consistente aumento delle bollette della Tari e dell’idrico per molte famiglie. Cosa inaccettabile, soprattutto se si pensa che ancora oggi i settori dei rifiuti e dell’idrico nella nostra regione sono assai critici, con particolare riferimento al sistema idrico integrato che coinvolge, tra l’altro, l’importante segmento depurativo che ha riflessi rilevanti sul piano ambientale e turistico per i Comuni costieri. Altro che efficienza, ma dove vive l’assessore Calabrese? L’unica efficienza nel settore rifiuti è data dai nostri cittadini, che stanno migliorando le pratiche della raccolta differenziata su cui i Comuni hanno puntato moltissimo con importanti investimenti anche per dar luogo a campagne di informazione e sensibilizzazione. Ciononostante, ci troviamo di fronte a tariffe altissime, che le nostre comunità non possono sostenere. Per cui, essendo abituato a proporre e non solo a denunciare difficoltà e malesseri, chiedo alla Regione Calabria di ricercare ed addivenire, nel più breve tempo possibile, a soluzioni adeguate affinché il ciclo dei rifiuti si completi nella nostra regione e non anche fuori regione o addirittura all’estero”.