Questo mese si compie l’anniversario della chiusura dell’Orto Botanico Santicelli di Soverato. Un’area che, da tempo, avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello del turismo e della natura calabrese, ma che oggi giace nell’abbandono. La chiusura – avvenuta in seguito a lavori controversi, non chiariti e, infatti, mai conclusi – non è mai stata spiegata ufficialmente dal Comune. Ad oggi, l’unico segno lasciato da quella decisione è un silenzio inquietante e una struttura che decade.
Ma l’Orto Botanico nasconde anche un’altra zona, quasi dimenticata: la parte superiore, un tempo destinata a ospitare un parco avventura che, dal 2019, giace chiuso e inaccessibile. Il progetto dei lavori presso il Giardino Santicelli è stato rilasciato dal Comune in seguito alla richiesta di accesso agli atti portata avanti dalle associazioni locali, ma misteriosamente questa zona non compare nel piano definitivo e non ci sono cartelli che spieghino chi abbia fatto i lavori o perché l’area sia stata chiusa. Pare che la causa sia stata l’emergenza Covid, ma sono passati ormai più di quattro anni e nulla è stato fatto per ripristinare l’area.
Oggi, questa porzione dell’Orto Botanico sembra più un cimitero che un parco. L’erba cresce incontrollata, gli alberi sono soffocati da fili di ferro e lacci abbandonati, mentre le strutture non sono mai state manutenute. Dopo i recenti temporali, un albero è caduto rimanendo appeso alle funi metalliche del percorso avventura, creando un pericolo per gli altri alberi e per chi passa per la strada sottostante, rischiando danni ben più gravi. Queste strutture, per il benessere degli alberi e per la sicurezza pubblica, dovrebbero essere smantellate se non utilizzate.
In questa area sono state costruite anche due baracche, una delle quali destinata a diventare un bagno. I sanitari sono già montati, ma tutto è stato lasciato al degrado: travi di legno, blocchi di cemento, bidoni della spazzatura e attrezzi sparsi a terra. Un panorama desolante che lascia un senso di impotenza.
Questa è davvero la “Perla dello Ionio” di cui tanto si parla? La città di Soverato, che dovrebbe rifiorire grazie al turismo, non riesce nemmeno a proteggere uno dei suoi beni più preziosi: il patrimonio naturale e paesaggistico. L’Orto Botanico è stato recentemente inserito in un percorso trekking locale riconosciuto dal CAI, ma a cosa serve tutto questo se il parco rimane chiuso e non curato da chi l’ha avuto in appalto? Il Comune di Soverato cosa lascia ai turisti e ai suoi cittadini?
Ciò che resta è un silenzio assordante e una gestione inefficace, segno di un disinteresse che potrebbe compromettere irreparabilmente il futuro di una risorsa che potrebbe essere il motore della crescita turistica locale.