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Febbraio 2025: la “Perla dello Ionio” strangola inesorabilmente la vita dei suoi alberi

Questo mese si compie l’anniversario della chiusura dell’Orto Botanico Santicelli di Soverato. Un’area che, da tempo, avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello del turismo e della natura calabrese, ma che oggi giace nell’abbandono. La chiusura – avvenuta in seguito a lavori controversi, non chiariti e, infatti, mai conclusi – non è mai stata spiegata ufficialmente dal Comune. Ad oggi, l’unico segno lasciato da quella decisione è un silenzio inquietante e una struttura che decade.

Ma l’Orto Botanico nasconde anche un’altra zona, quasi dimenticata: la parte superiore, un tempo destinata a ospitare un parco avventura che, dal 2019, giace chiuso e inaccessibile. Il progetto dei lavori presso il Giardino Santicelli è stato rilasciato dal Comune in seguito alla richiesta di accesso agli atti portata avanti dalle associazioni locali, ma misteriosamente questa zona non compare nel piano definitivo e non ci sono cartelli che spieghino chi abbia fatto i lavori o perché l’area sia stata chiusa. Pare che la causa sia stata l’emergenza Covid, ma sono passati ormai più di quattro anni e nulla è stato fatto per ripristinare l’area.

Oggi, questa porzione dell’Orto Botanico sembra più un cimitero che un parco. L’erba cresce incontrollata, gli alberi sono soffocati da fili di ferro e lacci abbandonati, mentre le strutture non sono mai state manutenute. Dopo i recenti temporali, un albero è caduto rimanendo appeso alle funi metalliche del percorso avventura, creando un pericolo per gli altri alberi e per chi passa per la strada sottostante, rischiando danni ben più gravi. Queste strutture, per il benessere degli alberi e per la sicurezza pubblica, dovrebbero essere smantellate se non utilizzate.

In questa area sono state costruite anche due baracche, una delle quali destinata a diventare un bagno. I sanitari sono già montati, ma tutto è stato lasciato al degrado: travi di legno, blocchi di cemento, bidoni della spazzatura e attrezzi sparsi a terra. Un panorama desolante che lascia un senso di impotenza.

Questa è davvero la “Perla dello Ionio” di cui tanto si parla? La città di Soverato, che dovrebbe rifiorire grazie al turismo, non riesce nemmeno a proteggere uno dei suoi beni più preziosi: il patrimonio naturale e paesaggistico. L’Orto Botanico è stato recentemente inserito in un percorso trekking locale riconosciuto dal CAI, ma a cosa serve tutto questo se il parco rimane chiuso e non curato da chi l’ha avuto in appalto? Il Comune di Soverato cosa lascia ai turisti e ai suoi cittadini?

Ciò che resta è un silenzio assordante e una gestione inefficace, segno di un disinteresse che potrebbe compromettere irreparabilmente il futuro di una risorsa che potrebbe essere il motore della crescita turistica locale.

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