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“Sedici milioni di euro a studenti e famiglie calabresi”: il provvedimento della Regione per contrastare il “caro scuola”

Sedici milioni di euro per aiutare oltre 36 mila studenti calabresi e le loro famiglie a contrastare il ‘caro scuola’. E’ quanto prevede un provvedimento varato dalla Regione Calabria che prevede l’erogazione di borse di studio del valore di 500 euro ciascuna a favore degli studenti calabresi delle scuole secondarie di secondo grado per anni scolastici 2022-23 e 2023-24.

L’iniziativa è stata illustrata a Catanzaro dal governatore Roberto Occhiuto e dalla vice presidente della Giunta con delega all’istruzione Giusi Princi. Obiettivo del voucher ‘caro scuola’ come è stato denominato l’avviso pubblico che consentirà l’acquisto di libri di testo, soluzioni per mobilità e trasporti e l’accesso a servizi di natura culturale, è quello di aiutare le famiglie calabresi, alle quali andrà direttamente il contributo, a fronteggiare le difficoltà legate alle spese scolastiche.

A ogni studente, o a più soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare, in possesso dei requisiti e cioè un indicatore Isee fino a 15.748,78 euro, andranno 500 euro. L’erogazione, non appena saranno varati i due relativi avvisi pubblici, avverrà attraverso una prima finestra a novembre rivolta a quanti frequentano dal secondo al quinto anno e una seconda a giugno riferita anche a quelli del primo anno.

Le domande saranno presentate tamite la piattaforma Scuol@vvisi dallo studente o dalla famiglia attraverso il caricamento del modello Isee e l’attestato di frequenza. Per le modalità di controllo sarà attivata una convezione con l’Inps regionale mentre l’erogazione avverrà attraverso Fincalabra, la finanziaria regionale.

“Quella che presentiamo oggi – ha detto Occhiuto – è una bella iniziativa perché in questo modo la Regione dice agli studenti calabresi che vuole investire su di loro perché saranno loro a costruire la Calabria del futuro. Il grado di civiltà di un paese si vede anche dal grado di attenzione che si rivolge alla scuola.

E investimenti come questo – ha aggiunto Occhiuto – sono investimenti sulla legalità.Tutto questo, inoltre, è ancora più importante in una regione come la Calabria dove sono più evidenti e drammatici i danni culturali e antropologici provocati della criminalità organizzata”.

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