“Il salario minimo serve ai 5 milioni di lavoratori sottopagati. Serve soprattutto ai giovani e alle donne del sud a cui non vengono riconosciuti tutele e contratti e sono costretti a emigrare. Serve perché è giusto che il lavoro non venga sfruttato ma retribuito dignitosamente. Serve subito e chi non lo ha fatto prima ha sbagliato”.
E’ quanto afferma, in un post pubblicato su facebook, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato.