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Rapporto Bankitalia: aumentano gli occupati in Calabria, ma “solo” di 1,5 punti percentuali

Nel 2022, dopo il forte deterioramento registrato durante la fase più acuta della pandemia, è proseguita in Calabria la ripresa del mercato del lavoro: il numero di occupati è aumentato dell’1,5 per cento rispetto all’anno precedente. E’ questo il dato che emerge dal rapporto annuale della filiale regionale di Bankitalia, i cui risultati sono stati illustrati a Catanzaro dal direttore Marcello Malamisura e dai ricercatori Giuseppe Albanese, Antonio Covelli, Enza Maltese, Graziella Mendicino e Iconio Garri’.

“A differenza di quanto rilevato nel 2021 – è detto nel report presentato oggi – l’incremento è stato però inferiore a quello medio registrato nel Mezzogiorno e in Italia (rispettivamente 2,5 e 2,4 per cento). In termini assoluti, il numero di occupati non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemici (sono stati circa 529.000 nel 2022, contro i quasi 539.000 nel 2019), mentre il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni è salito al 43,5 per cento, superando sensibilmente il dato del 2019. Su tale aumento ha inciso la dinamica demografica caratterizzata dalla progressiva riduzione della popolazione in età da lavoro. Il divario negativo nel tasso di occupazione rispetto alla media nazionale è rimasto comunque ampio (16,7 punti percentuali; era 17,1 nel 2019). L’incremento occupazionale nel 2022 ha riguardato sia gli uomini sia le donne anche se il divario di genere nei tassi di occupazione continua a rimanere costante ed elevato (23,5 punti percentuali in Calabria, 18,1 nella media nazionale). L’aumento nel numero di occupati ha interessato anche i lavoratori autonomi che, dopo la sensibile diminuzione nel biennio 2020-21, nel 2022 sono cresciuti del 3,7 per cento rispetto all’anno precedente, più che nella media nazionale (1,1 per cento). L’occupazione autonoma non ha ancora recuperato i livelli del 2019, rimanendo più bassa di circa 8 punti percentuali.

Con riferimento ai settori, la crescita dei livelli occupazionali registrata nel 2022 è stata alimentata dai servizi e soprattutto dalle costruzioni, favorite dai bonus fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili.

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A dicembre 2022 le famiglie percettrici del reddito di cittadinanza erano 74.700 mentre quelle destinatarie della pensione di cittadinanza 5.900 pari al 10,2% dei nuclei residenti nella regione ovvero il doppio della quota nazionale che è del 4,5%.

“Anche a seguito della risalita dei livelli occupazionali – è detto nel report – il numero complessivo di famiglie beneficiarie è diminuito del 9,1 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un calo meno intenso che nel Paese (-15,0). L’importo mensile mediamente erogato per il reddito in regione è stato pari a 564 euro, in linea con quello medio nazionale. A dicembre 2022 gli individui appartenenti ai nuclei beneficiari del sostegno in Calabria sono stati circa 168.100, tra adulti e minori”.

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