“Non è una inezia accettare che la menzogna e l'imbroglio ci vengano presentati come unica forma di governo: la democrazia è imperfetta, ed è bene sapere che solo la nostra decisione può migliorarla” - Luis Sepúlveda
HomeAgoràAgorà Reggio Calabria"Una traversata notturna dello Stretto nel 1677", incontro con il professor Filippo...

“Una traversata notturna dello Stretto nel 1677”, incontro con il professor Filippo Arillotta a Reggio Calabria

Da martedì 4 Novembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Una traversata dello Stretto nella notte del 1677”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, ospiterà, in qualità di relatore il Prof. Filippo Arillotta (docente di letteratura e latino, presso il Liceo cittadino “Leonardo da Vinci”).  Nel giugno del 1610 Messina appariva una città «floridissima per il gran numero di vascelli venturieri che partano d’Inghilterra, Fiandre, e di Francia per il Levante e poi passano di qua, e vendono le mercanzie». Nel 1670 chi approdava nello scalo peloritano poteva trovare: limoni, arance, buoni fichi, vino e uova, brandy, carote, verze, rape e noci oltre alla regina delle mercanzie messinesi, la seta e i suoi lavorati, matasse di seta, drappi di lucentezza unica, gli ondati, nastri ed ogni lavoro estratto da questo prezioso tessuto, ricercato dal mercato europeo ed orientale. Lo scalo messinese costituiva un accessoriato magazzino, una porta commerciale, per le merci provenienti dal Levante che, da qui, erano distribuite nei porti d’Italia. Dal 1500, a Messina si potevano comprare panni di Firenze e di Londra, i fustagni di Pavia, il velluto nero di Catanzaro, la carmagliola subalpina, il bordo di Alessandria e le celeberrime stoffe di Damasco. Questa situazione di floridezza economica e sociale mutò nel luglio del 1674 a seguito della concessione di una serie di privilegi, sfociando in una rivolta anti spagnola che proseguì fino all’aprile del 1678 con il chiaro intento di quella Città di diventare una repubblica mercantile indipendente. A seguito del susseguirsi di tali eventi si decise di chiedere la protezione del sovrano francese Luigi XIV. La proposta venne accolta ed il Re francese inviò a Messina una flotta di soccorso, al comando del duca di Vivonne, Louis Victor de Rochechouart de Mortemart. Dopo una battaglia navale presso le Isole Eolie, che finì con la sconfitta degli spagnoli, Vivonne entrò trionfante con le sue galere nel porto di Messina, dove fu ricevuto con grandi onori, nel febbraio 1675. In questo contesto storico è inserita la vicenda relativa al tema della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” “Una traversata dello Stretto nella notte del 1677”, un caso singolare che ebbe a verificarsi nel corso della notte del 10 Agosto 1677 nello Stretto: durante la Rivolta che vide Messina in mano alla Francia di Luigi XIV per quattro anni, un marinaio francese, per scampare ai rigori della galera, decise di tuffarsi dalla nave su cui era consegnato al porto di Messina e raggiungere la riva opposta a nuoto. Effettivamente, dopo circa tre ore, riuscì a giungere la spiaggia di Catona, dove rese testimonianza dell’accaduto al Governatore. L’eccezionalità dell’evento ebbe grande rilievo negli organi d’informazione del periodo e venne pubblicato sulla Gazzetta di Madrid. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte del Prof. Filippo Arillotta (docente di letteratura e latino, presso il Liceo cittadino “Leonardo da Vinci”), gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da martedì 7 novembre.

Articoli Correlati