“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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“Castrovillari ed il 4 novembre, a 104 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale”: l’amministrazione comunale celebra la ricorrenza

L’Amministrazione municipale di Castrovillari, questa mattina, ha fatto memoria della fine del “Primo Conflitto mondiale” e del valore offerto dall’Unità d’Italia che oggi vuole significare anche l’auspicio che cessino tutte le guerre. Un momento importante della nostra storia e civiltà – è stato rammentato – nonché occasione per esprimere il più alto sentimento di riconoscenza alle nostre Forze Armate, le quali, con sacrificio e senso del dovere, si adoperano per la libertà, la sicurezza e la pace, ma anche opportunità di ricordo per quanti si sono immolati per gli ideali che hanno portato all’unità nazionale, all’indipendenza e alla libertà.

Valori ed interpreti bisognosi continuamente di coscienza, sostegno, dedizione, tensione, fedeltà, ideali ed accompagnamenti responsabili come i Tempi richiedono.

Per tutto ciò le rappresentanze civili, militari, combattentistiche con le scolaresche del Primo, Secondo Circolo Didattico e del “Vittorio Veneto” e diversi cittadini, in piazza Indipendenza, dinanzi al monumento ai Caduti di Tutte le Guerre, hanno posato idealmente, attraverso le mani del primo cittadino, la Corona d’alloro, preceduto anche quest’anno da due Carabinieri, affiancati da agenti della Polizia Municipale, in alta uniforme.

Nell’animo di ciascuno, in quegli istanti, sentimenti diffusi come l’esigenza di un’attenzione al proprio destino ed al desiderio di una positività di vita che gli eventi della Grande Guerra hanno destinato.

Un’occasione – ha spiegato anche a margine del momento il Sindaco, Domenico Lo Polito– per affermare, con più forza, la necessità del dialogo, della cooperazione tra i popoli contro la perdita del senso di ciò che è umano e su cui bisogna sempre vigilare ed operare facendo, fino in fondo, il proprio dovere nell’interesse della collettività.”

Non a caso le ragioni di essere presenti a questo gesto unitario– ha spiegato Lo Polito-: prendono fondamento dall’esigenza continua di ricordare il nostro passato che non dobbiamo smarrire per ciò che ha prodotto grazie alla capacità di interloquire e accogliere.”

“Chi ha lottato e pagato con la vita scelte per consegnare degnamente alle nuove generazioni un futuro diverso – ha ribadito il primo cittadino– ha lottato con il Cuore perché il centro dell’attenzione fosse la persona sotto ogni aspetto e nonostante la condizione. Un valore da riprendere e rilanciare sempre. “.

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