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A San Sosti la rassegna “Librincantine”

Si è appena svolta a San Sosti, nella provincia cosentina, “Librincantine”, la rassegna letteraria che ha messo insieme nomi importanti della narrativa e della saggistica calabrese: Santo Gioffré e Daniela Rabia tra le voci illustri che hanno preso parte all’evento che ha vivacizzato il fine settimana dei cittadini del piccolo paese della Valle dell’Esaro.

La prolifica e pluripremiata scrittrice catanzarese Daniela Rabia afferma che la manifestazione culturale che si è appena svolta a San Sosti e a cui ha partecipato con “Maschicidio”, la sua ultima fatica letteraria, è stata capace di coinvolgere letteratura, degustazione e natura e ha visto protagonista una narrazione incentrata sulla Calabria dei giorni nostri e non solo, dicendosi sicura che in futuro tanti altri autori vorranno essere partecipi di momenti come questi.

Le associazioni culturali coinvolte nell’organizzazione della rassegna letteraria di San Sosti manifestano entusiasmo ed esprimono soddisfazione per l’ottima riuscita di essa. Così, per bocca di Carmelo Sirimarco, Carmela Martucci e Luigi Sirimarco, presidenti rispettivamente della Pro Loco “Artemisia”, Il Salotto sul Rosa e Pronto Soccorso-associazione culturale, fanno sapere che quelli appena vissuti sono stati momenti letterari di grande ispirazione, arricchimento culturale e condivisione autentica tra lettori e autori.

Attento e appassionato il folto pubblico, «proprio a dimostrazione del fatto – spiega Ettore Bruno, ideatore e tra i curatori della kermesse – che l’azione culturale va esercitata, soprattutto in una regione come la nostra in cui purtroppo si legge ancora troppo poco, in provincia e nelle periferie prima che altrove, così da stimolare l’interesse per i libri e suscitare curiosità verso gli autori nelle aree che presentano, anche alla luce dello spopolamento che sta assumendo caratteri oramai devastanti, anche aspetti di forte criticità che io chiamo letteraria».

«Criticità che definisco letteraria – continua il giurista e saggista che vive tra Torino e la Calabria – in ragione del fatto che esistono aree geografiche calabresi che hanno la libreria più vicina a ottanta chilometri di distanza e l’edicola più vicina, se va bene, a venti chilometri».

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