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Sanità: arriva in Calabria la ‘Centrale Unica’ per la gestione dell’emergenza-urgenza

di Gaia Serena Ferrara- 

 

“Ottimizzare, unificare, riformare.”

Sono queste le parole e i concetti chiave emersi oggi durante la riunione operativa avvenuta alla Sala verde della Cittadella di Catanzaro dedicata alla rete emergenza-urgenza e alla formazione degli operatori del terzo settore.

Ad aprire l’incontro, l’intervento del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto il quale ha colto l’occasione per ringraziare Sisto Milito, delegato del dipartimento per la tutela della salute e servizi socio-sanitari, nonché tutti i tecnici e i volontari presenti fra cui FISA, Asp USCA Cosenza, SACS (Soccorso alpino e speleologico).

 

Rivolgendosi proprio a loro, Occhiuto ha specificato: “Il vostro è un lavoro straordinario che spesso non viene adeguatamente apprezzato e percepito a causa dell’enorme deficit organizzativo di cui soffre il nostro sistema sanitario regionale, il cui miglioramento è stato fin da subito identificato come obiettivo prioritario”.

 

Nello specifico, il punto centrale ruota proprio intorno all’unificazione in un unico dipartimento delle 5 diverse centrali operative COEU che sono sparse sul territorio regionale (una per ogni ASP) e che tra loro mancano di omogeneità e coordinamento, dotate spesso di sistemi hardware e software obsoleti e non armonizzate in un’unica rete.

 

L’emergenza-urgenza è, infatti, stato presentato e viene considerato come il settore fondamentale su cui mettere mano e intervenire in un’ottica di potenziamento (e miglioramento) dei servizi, per far ripartire il motore di una sanità che ancora soffre di carenze e mancanze strutturali importanti.

 

“Mi riferisco in particolare – aggiunge Occhiuto – alla dotazione organica, alle carenze organizzative, e all’esigenza di superare la grave frammentazione della rete dell’emergenza-urgenza”.

 

Tale frammentazione verrebbe superata, come spiega il dottor Riccardo Borselli (Responsabile della centrale operativa del 118 a Cosenza), proprio attraverso la creazione del numero unico (NUE) e di un’unica Centrale operativa (sia per il 112 e per il 118).

 

A sostegno dell’efficacia e della qualità della soluzione proposta, è stato possibile assistere ad una simulazione del funzionamento della gestione dell’emergenza avvenuta grazie al collegamento diretto con Alberto Zoli, Direttore Generale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) della Lombardia.

 

Le assolute novità emerse nel corso della simulazione sono state quelle attinenti alla geolocalizzazione, che avviene in automatico e fornisce le coordinate geografiche, e all’ottimizzazione dei tempi di reazione e risposta da parte degli operatori.

 

Viene così fattivamente dimostrata l’utilità della centrale unica per una gestione più efficace dell’emergenza: oltre all’immediata identificazione del chiamante, questa riorganizzazione operativa conta soprattutto sul coordinamento di tutti gli operatori in un’unica rete.

 

“La chiamata viene ricevuta da un primo operatore che decide dove smistarla dopo aver fatto una breve intervista telefonica al chiamante per definire l’entità dell’emergenza”, sintetizza così Occhiuto.

 

La processazione della chiamata avviene, in media, nell’arco di pochi minuti (2 minuti, 2 minuti e mezzo) a dimostrazione della riduzione del “delta” fra tempo di reazione e tempo di intervento.

 

 

In tale ottica risultano evidenti alcuni aspetti di particolare rilevanza fra cui, la necessità di una formazione specifica dei tecnici presenti nelle sale operative e una migliore organizzazione dei mezzi di soccorso di base e avanzati (dove per avanzati si intende mezzi di soccorso dotati di personale medico o infermieristico) in modo da fruire di risposta immediata.

 

L’effettiva implementazione della Centrale Unica del 112 all’interno della Cittadella Regionale, attualmente in fase di progettazione, dovrebbe avvenire entro l’estate 2023.

 

“Sarà una Sala Operativa – specifica Borselli – composta da tecnici che risponderanno entro 5 secondi circa, un tempo effettivamente breve, individueranno la posizione del chiamante ma ancor prima si capirà a chi indirizzare la chiamata e questo permetterà di ottimizzare i servizi a livello di efficienza e velocità”.

 

“Ma la grande novità – prosegue – è che a fianco alla Sala operativa del 112 sarà prevista la Sala operativa unica Regionale del 118, dove oltre ai tecnici vi sarà la presenza dell’area della Flotta e per individuare la tipologia di mezzo di soccorso da inviare insieme ad almeno un’unità del soccorso Alpino”.

 

Investire sulla formazione e puntare sulla riforma organizzativa e tecnica del sistema dell’emergenza-urgenza sono stati, in definitiva, identificati come gli interventi prioritari da implementare per migliorare ad ampio spettro la qualità e l’efficienza della sanità calabrese, “il cui motore – secondo Roberto Occhiuto – è necessario far ripartire per arrivare a colmare il gap con le altre Regioni d’Italia”.

 

 

 

 

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