“Un lavoro complementare e non sostitutivo rispetto a quello svolto da Arpacal”; questo il messaggio più significativo che il direttore generale Arpacal Domenico Pappaterra ha voluto lanciare in occasione della presentazione 2022 dei risultati della campagna di monitoraggio delle acque marine presentato da Goletta Verde di Legambiente.
Sovrapponendo i dati e le criticità elencate dall’associazione ambientalista con i dati della campagna di monitoraggio Arpacal non si può non notare che le zone critiche sono spesso coincidenti; va inoltre ricordato che degli 11 punti inquinati o fortemente inquinati presentati da Legambiente quasi tutti si trovano alle foci dei fiumi dove per legge è vietata la balneazione.
Dai dati in nostro possesso – ha proseguito il dg Pappaterra – il 94% delle acque analizzate è in qualità eccellente e solo il 3% in qualità scarsa; questi numeri ci restituiscono una fotografia di una regione dalle potenzialità spesso inespresse e che ha i propri punti deboli nel sistema depurativo ma anche negli scarichi illegali di aziende agricole o industriali, villaggi turistici e proprietà private.
Proprio questa approfondita conoscenza delle criticità e grazie alle iniziative di alcune Procure e associazioni, dalla sinergia con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto e dalla determinazione del Presidente della Regione del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, si è potuta creare, già nell’inverno scorso, una task force per il mare che sta operando sul mar Tirreno nel tratto compreso tra Tortora e Nicotera permettendo un netto miglioramento dei parametri rispetto al passato.
“Certo il lavoro da fare è ancora tanto” ha concluso Pappaterra, “ma facendo nostro lo slogan della campagna di Goletta Verde 2022 “non ci fermeremo mai” vogliamo perseguire come obiettivo la diminuzione degli illeciti ambientali al fine di custodire e conservare la biodiversità in Calabria e poter usufruire al 100% di un mare pulito e cristallino.