«Mettere in moto una ri-generazione di visione e d’azione del comparto agricolo provinciale, puntando soprattutto sul crescente coinvolgimento dei giovani e delle donne per garantire la sicurezza alimentare e affrontare con ricerca, formazione e modernità le sfide dell’agricoltura 4.0». Lo afferma il presidente provinciale di Aic Cosenza (Associazione Italiana Coltivatori) Elisabetta Santoianni di ritorno dalla due giorni di Roma, dove il sodalizio ha vissuto il X Congresso nazionale focalizzando l’attenzione sui temi e i dati dell’agricoltura oggi e le sfide per il futuro.
I dati del report 2023 di Openpolis sull’agricoltura italiana, promosso in sinergia con l’Associazione Italiana Coltivatori, sviscerati nel corso del congresso nazionale consegnano al mondo agricolo provinciale due prospettive per il prossimo futuro già fissate come impegni principali nell’agenda della presidenza del sodalizio.
«L’agricoltura contemporanea – ha spiegato Elisabetta Santoianni – sta affrontando una serie di sfide, tra le quali il nodo più complesso è sicuramente l’effetto dei cambiamenti climatici sulle colture. Siccità da una parte, inondazioni come estremo opposto, ci impongono l’urgenza di ricostruire il rapporto tra uomo e natura nell’interesse di una sempre più attenta gestione della terra. Per farlo crediamo che aprirsi al coinvolgimento dei giovani, che sempre più numerosi si avvicinano al mondo agricolo ereditando aziende di famiglia o realizzando nuove aziende sul territorio, e delle donne da sempre manodopera del settore ma oggi sempre più coinvolge nella gestione diretta di aziende, sarà la prospettiva verso la quale lavorare anche nella nostra provincia».
Nei dati del rapporto nazionale infatti si evidenzia che i giovani sono alla guida delle aziende più innovative e digitalizzate, mentre il 13,5% delle imprese è presieduto da under 45. Le giovani donne che guidano imprese agricole sono il 3,6%, meno della media europea che si attesta al 5,7%.
«Una tendenza che nella nostra provincia vogliamo invertire – ha sottolineato Elisabetta Santoianni – e proprio per questo abbiamo chiamato a testimoniare storie di imprenditoria agricole al femminile nel corso del Congresso nazionale». Annamaria Gioia impegnata a Laino Borgo con la coltivazione del Fagiolo Poverello Bianco (presidio Slow Food) ed Eliana Bruno produttrice di mele biologiche a Civita sono state protagoniste della prima giornata di lavori a Roma testimoniando l’impegno e la dedizione delle donne nella storia agricola del Pollino.
Il congresso nazionale, tra l’altro, ha riconfermato all’unanimità l’elezione di Giuseppino Santoianni alla guida dell’Associazione Italiana Coltivatori per il prossimo mandato insieme alla direzione nazionale composta da 51 delegati italiani. Ben 14 di questi sono della provincia di Cosenza. Oltre al presidente siederanno nel direttorio Antonio Conforti, Giuseppe Franco, Giorgio Forte, Giovanni Bellizzi, Pasquale Santoianni, Antonio Cassano, Salvatore Borrescio, Francesco Pichierri, Vincenzo De Marco, Salvatore Vaccaro, Domenico Catera, Maria Angelina Russo, e la presidente provinciale Aic Cosenza Elisabetta Santoianni.
«Questa forte rappresentanza della nostra provincia – ha ribadito il presidente Aic Cosenza – ci aiuterà a ribadire le istanze soprattutto rispetto ai temi della nuova Pac che prevede ben 387 miliardi per lo sviluppo sostenibile del settore agricolo per il prossimo quinquennio e il Pnrr pensato per l’appia- namento dei divari territoriali e il raggiungimento di una maggiore efficienza ed efficacia nelle pratiche agroalimentari, mettendo in campo miliardi di euro per il comparto agricolo. Su queste partite strategiche per il comparto agricolo, in sinergia con la Regione Calabria e l’assessorato guidato da Gianluca Gallo, dovremo farci trovare pronti per traghettare i nostri agricoltori nello sforzo trasformativo che ci attende per una agricoltura di qualità».