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Baldino (M5S): “Nessun presidio vigili del fuoco nell’Alto Ionio cosentino”

“Un territorio vastissimo, 18 Comuni, oltre 50 mila abitanti che diventano 300 mila in estate, una strada ad altissimo rischio come la statale 106, ma nessun presidio operativo dei vigili del fuoco. Da quasi un anno l’Alto Ionio cosentino è rimasto scoperto, senza distaccamento, senza soccorso rapido, senza sicurezza. È una situazione gravissima che ho segnalato con un’interrogazione al ministro dell’Interno”.

Lo afferma, in una nota, la deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino. “Il distaccamento volontario di Trebisacce, operativo dal 1999 – aggiunge la parlamentare – copriva un’area vasta con una media di oltre 680 interventi l’anno, in una zona ad altissima vulnerabilità sismica, soggetta ad incendi, frane, alluvioni. Basti ricordare la tragedia del Raganello del 2018, in cui morirono 10 persone: fu proprio la tempestività degli interventi a fare la differenza tra la vita e la morte. Oggi invece il presidio è chiuso dal luglio 2024. E nel frattempo i tempi di intervento superano i 50 minuti sulla costa e l’ora intera nei centri montani. Nell’interrogazione chiediamo al Governo se è accettabile che in un’area tanto fragile e densamente popolata, soprattutto in estate, non sia garantito nemmeno il diritto al soccorso. Il Comune di Trebisacce ha già messo a disposizione un edificio ristrutturato e pronto per ospitare un distaccamento permanente. E tutti i sindaci dell’Alto Ionio hanno formalmente richiesto questa trasformazione. L’infrastruttura c’è, la volontà istituzionale pure, manca solo l’azione del Governo. L’emergenza climatica, l’orografia difficile, la presenza turistica e il rischio idrogeologico fanno di questo territorio una polveriera. Il governo ha la possibilità di agire subito. Ma se continua a ignorare i territori si renderà complice del prossimo disastro evitabile. Perché quando si parla di sicurezza, prevenzione e interventi salvavita, i numeri non sono statistiche, sono persone, vite, famiglie. La sicurezza non può essere una voce facoltativa nei bilanci dello Stato quando si parla di soccorso sui territori e voce obbligatoria nei bilanci dello Stato quando si parla di armi”.

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