di Paolo Ficara – Il primo tifoso è sempre lui. Lillo Foti, storico ed indimenticabile presidente della Serie A, si è concesso ai microfoni di Reggina Talk per una lunga intervista, al termine del campionato di Serie D. Ne riportiamo una prima parte, ma nel corso della giornata pubblicheremo le successive riflessioni circa ripescaggi e strutture.
Al presidente abbiamo chiesto una riflessione sull’ultimo periodo della Reggina: “Non è un periodo favorevole per i colori amaranto. Bisogna mantenere sempre questo amore, questo vincolo che ci lega alla maglia. L’esempio arriva da parte dei tifosi più caldi, quelli della curva. Sono sempre stati vicini alla squadra, non ottenendo quei risultati utili ad esaltarsi – sottolinea Foti a Reggina Talk – Perché la Reggina non riesce a vincere? Non è stato focalizzata bene la realtà. In un campionato di dilettanti, non dico che la Reggina avrebbe dovuto spadroneggiare. Ma doveva recitare un ruolo da battistrada del campionato. Il Siracusa penso abbia interpretato questo ruolo dall’inizio. Noi, specie negli scontri diretti, non abbiamo dimostrato di essere superiori”.
Sollecitiamo Foti sull’opportunità della presenza di soggetti politici negli spogliatoi, oltre che davanti ai microfoni: “Non credo sia un fatto normale. Per il ruolo istituzionale che ha, la Reggina non dovrebbe essere schierata. Le responsabilità politiche per questa situazione? Non sono mai entrato nel merito. Per quella che è la realtà di oggi, pesa tantissimo l’esperienza. Ma al primo posto, pesa la disponibilità economica. Se vuoi fare un campionato di vertice, sai perfettamente il budget su cui ti devi orientare. E di conseguenza, devi mettere a frutto la tua disponibilità come società. Poteva essere fatto qualcosa in più in sede di mercato, per dotare la squadra di elementi di maggiore forza per il torneo. In modo da svolgere un ruolo da battistrada. Mi fa piacere la grande disponibilità di alcuni elementi del passato, come Barillà, Ragusa e Adejo. Sento che hanno dato un contributo importante alla causa”.
Di seguito, il link alla trasmissione andata in onda lunedì sulla pagina facebook del Dispaccio: