Quattordici condanne in via definitiva e 5 annullamenti con rinvio per il processo nato dall’operazione antimafia denominata Rimpiazzo contro il clan dei Piscopisani (dal nome della frazione Piscopio di Vibo Valentia) e il contrapposto clan dei Mancuso di Limbadi. E’ quanto deciso dalla Cassazione che ha condannato in via definitiva a 28 anni e 3 mesi Rosario Battaglia (ritenuto uno dei vertici dei Piscopisani), mentre a 8 anni e’ stato condannato il boss Pantaleone Mancuso.
Tra le altre condanne principali: 13 anni e 8 mesi a testa per Francesco Felice e Nazzareno Galati di Piscopio; 12 anni Giuseppe Brogna, 10 anni e 4 mesi Giuseppe D’Angelo, 10 anni Domenico D’Angelo, tutti di Piscopio, 8 anni Nazzareno Colace di Portosalvo, 8 anni e 2 mesi Michele Silvano Mazzeo di Mileto. Associazione mafiosa ed estorsione i principali reati contestati.
Parti civili nel processo la Regione Calabria, il Comune di Vibo Valentia, l’Associazione Antiracket e antiusura Vibo, la Provincia di Vibo Valentia, la societa’ Pubbliemme srl. Gli annullamenti con rinvio interessa: Giuseppe Salvatore Galati, Angelo David, Michele Staropoli, Benito La Bella, tutti di Piscopio, e Stefano Farfaglia di San Gregorio d’Ippona.
Per loro sara’ necessario un nuovo processo di secondo grado a Catanzaro. L’operazione Rimpiazzo era scattata nell’aprile del 2019 su indagini della Squadra Mobile di Vibo con il coordinamento della Dda.