“La vicenda del bando rifiuti del Comune di Catanzaro necessita di essere approfondita con rigore e senza tralasciare alcun aspetto. Il rischio corso da oltre trenta famiglie e i principi di efficacia, efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione esigono di scandagliare a fondo la procedura amministrativa che ha portato dapprima alla pubblicazione del bando ‘pasticciato’ e poi al suo successivo ritiro. Per questo, prendendo atto della formale richiesta di chiarimenti del sindaco Fiorita indirizzata al segretario generale di Palazzo De Nobili, riteniamo fondamentale che sia fatta luce su un’ulteriore circostanza finora non indagata.
Sulla stampa è emersa la differenza di vedute fra i funzionari del settore Ambiente e della Stazione unica appaltante comunale. Oltre a questo aspetto opaco, il sindaco deve chiedere che la relazione della segretaria Sica sia integrata dall’eventuale ruolo e dall’effettiva conoscenza del bando rifiuti da parte del coordinatore dell’area tecnica. È doveroso sapere se alla predisposizione e ai contenuti del bando, confezionato dal settore Ambiente, abbia in qualche modo collaborato il dirigente Giovanni Laganà che, per l’appunto, nell’organigramma di Palazzo De Nobili, dovrebbe coordinare queste attività. Se così fosse, è evidente che le responsabilità burocratiche non possano restare confinate al settore Ambiente ma anche a chi dovrebbe, per ruolo (che comporta un’indennità aggiuntiva), monitorare dall’alto queste attività, a maggior ragione sull’appalto più oneroso del Comune di Catanzaro. Nel caso in cui, invece, l’ingegnere fosse stato tenuto all’oscuro, per converso deve essere lo stesso a dissociarsi formalmente dall’operato del settore Ambiente. Non ci possono essere mezze misure o ‘non detti’ su questa vicenda.
E certamente non sarà sufficiente, qualora il sindaco voglia prendere dei provvedimenti, procedere con la sola rotazione dei responsabili del settore che ha confezionato il bando. Se una misura del genere può bastare per i funzionari, al contrario per il dirigente dell’Ambiente, Antonio Dominianni, si aggiunge l’aggravante di essere titolare di incarico fiduciario ex art. 110. Il sindaco, se non andrà fino in fondo, si dovrà ritenere corresponsabile in questa storia. Perché per tutti vale il principio: chi sbaglia paga”. Lo affermano in una nota i consiglieri comunali Antonio Corsi e Sergio Costanzo.
Bando rifiuti sospeso a Catanzaro, Corsi e Costanzo: “Chiarire posizione coordinatore area tecnica”
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