Ci sono invenzioni capaci di cambiare il corso della storia per sempre, rivoluzionando le abitudini dell’uomo, la società, la stessa economia. Tra queste c’è indubbiamente la stampa a caratteri mobili di Johann Gutenberg, introdotta per la prima volta tra il 1436 e il 1440.
Le stampanti contemporanee e che tutti conosciamo sono una sua evoluzione, significativa certo, ma con tratti considerevoli in comune. Basti pensare, del resto, che prima della macchina dell’innovatore tedesco si scriveva solo e soltanto a mano.
La stampante ha conosciuto un’attualizzazione significativa ed esponenziale nel corso dei secoli. Lo conferma la possibilità di avere a disposizione modelli specifici per le aziende di vari settori e quello noto come home office. Tra le soluzioni più interessanti troviamo le stampanti Kyocera, il cui valore aggiunto è quello di migliorare la produttività e l’efficienza degli ambienti di lavoro. Merito di una tecnologia di ultima generazione, robusta, affidabile e ottenuta attraverso una filiera sostenibile: un plus fondamentale nell’epoca attuale.
Oggi vi raccontiamo qualcosa di più sull’evoluzione di un componente hardware tra i più preziosi e indispensabili del panorama tecnologico, illustrandovi i suoi sviluppi.
Quando sono state introdotte le stampanti moderne
Il padre della stampa moderna è, come abbiamo avuto modo di accennare, Johann Gutenberg, il quale ha avuto il merito di introdurre inchiostri a base oleosa e capaci di durare più a lungo di quelli utilizzati fino a quel momento, aventi una base acquosa.
Non è l’unica innovazione apportata: lo scienziato è stato il primo ad adoperare una tecnica di pressaggio innovativa, avvalendosi di matrici che imprimevano dei segni su carta capaci di durare più a lungo.
La tecnica è rimasta pressoché invariata fino a quando nel 1843 Richard March ha ideato la prima rotativa: un macchinario utilizzato soprattutto per la stampa dei giornali.
A essa è seguita una soluzione ancora in uso, quella della stampa offset, utilizzata in editoria quando si desidera ottenere dalle 600-800 copie in su, essendo più economica della moderna stampa digitale.
La stampante oggi
Le stampanti moderne sono state ideate dal 1971, quando la Xerox Corporation ha introdotto per la prima volta un macchinario con tecnologia laser.
Da allora molto è cambiato: basti pensare al semplice ingombro dei dispositivi, oggi alquanto contenuto. Negli anni Settanta era impensabile avere una stampante che potesse stare comodamente su una scrivania o persino in un angolo dell’ufficio, o ancora che fosse in grado di offrire immagini tridimensionali.
Il modello più innovativo per liberi professionisti che lavorano da remoto e in azienda? Non ci sono dubbi: quello multifunzione, in grado di soddisfare in molteplici esigenze, migliorando l’efficienza di un ambiente di lavoro e la sua stessa produttività.
Questo tipo di stampanti si rivela efficace con più formati di carta (A3/A4), permettendo di usare solo il bianco e nero oppure più tonalità cromatiche, ma anche regolando la velocità della stampa.
A livello di applicazioni, le moderne stampanti garantiscono funzioni quali fax, scansione e copia. Sono perciò comode e performanti, in grado di adattarsi ai bisogni di aziende e privati.