Si intensificano le iniziative dei candidati del M5S alle elezioni europee nelle regioni del Sud.
In primo piano vengono presentate le grandi questioni del Mezzogiorno e il legame con le politiche dell’Unione europea e con la possibilità che il nuovo Parlamento di Bruxelles possa diventare il Parlamento dei cittadini, del bene comune e delle aree deboli dell’Europa e del Mediterraneo.
Su questi obiettivi è fortemente impegnata Valentina Corneli, candidata alle europee del M5S nella Circoscrizione Meridionale e già portavoce pentastellata alla Camera dei Deputati dal 2018 al 2022.
“Ho 38 anni, faccio l’avvocato e sono in prima linea da molti anni – dichiara Corneli – nel portare avanti le battaglie del Movimento 5 Stelle e per dare il mio apporto politico e da attivista sui temi che affliggono il Mezzogiorno.
Amo il Sud, vivo e lavoro al Sud, e ritengo che in Europa non siamo mai stati rappresentati in modo adeguato, e ora abbiamo raggiunto il punto più basso di sempre.
Vorrei – spiega la candidata del M5S – che finalmente i cittadini italiani e meridionali avessero una voce nelle istituzioni europee, per combattere per la democrazia, per la giustizia sociale, per la pace, la dignità e la prosperità del nostro Paese.
Il Sud e ancora di più le preziose realtà come la Calabria, avrebbero bisogno di avere a Bruxelles dei rappresentanti affidabili, efficienti e autorevoli, capaci di fare da tramite con i freddi e burocratici uffici dell’Ue e del Parlamento europeo. Le questioni dei nostri territori dovrebbero essere presenti sui tavoli delle decisioni che vengono prese in Europa. Non è più sopportabile dover subire norme, direttive e provvedimenti calati dall’alto sulla pelle dei cittadini e dei bisogni concreti e reali delle nostre comunità.
I regolamenti sull’uso dei fondi europei, gli aspetti farraginosi e spesso poco chiari della burocrazia tecnocratica europea non possono continuare a frenare la possibilità di utilizzare in pieno queste risorse.
I fondi europei – sottolinea Corneli – non possono essere utilizzati solo parzialmente dalle regioni del Mezzogiorno. Bisogna superare gli errori, le inefficienze e i ritardi delle strutture politiche e amministrative italiane, ma bisogna anche individuare le responsabilità di Bruxelles rispetto alla complessità delle sue procedure interne. Di queste questioni mi vorrei occupare come eurodeputata del M5S, del Mezzogiorno e della Calabria.
Oltre a questo, – conclude la candidata pentastellata – il M5S si batte per un’Europa basata sulla solidarietà e sui diritti di tutti, dove uomini e donne ricevano la stessa retribuzione e dove i giovani non siano più sfruttati con stage non pagati.
La nostra visione include un salario minimo europeo, il Green New Deal, investimenti contro i tagli figli dell’austerity e l’Energy Recovery Fund per combattere il caro energia.
Questa è l’Europa in cui crediamo”.
BIOGRAFIA VALENTINA CORNELI
Ho 38 anni, sono diplomata al liceo linguistico con 100/100; parlo fluentemente l’inglese e il francese e conosco lo spagnolo e il tedesco; a 23 anni mi sono laureata in Giurisprudenza con lode e con una tesi in diritto tributario internazionale; sono specializzata in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione; ho un Dottorato di ricerca in diritto costituzionale; ho svolto ricerca e lavorato presso la cattedra di diritto pubblico in Italia e alla Sorbona di Parigi. Sono autrice di numerose pubblicazioni su temi che vanno da quelli più classici del diritto costituzionale e costituzionale comparato, fino all’intelligenza artificiale. Sono avvocato, e ho collaborato con importanti studi legali in ambito civile, amministrativo ed internazionale.
Sono attivista per i diritti umani, animalista, cinefila, viaggiatrice.
Sono stata portavoce alla Camera dei Deputati dal 2018 al 2022 e ho dedicato a questo “servizio” per i cittadini tutta me stessa. Tra le altre cose, sono stata la relatrice della riforma che ha introdotto la tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione, anche “nell’interesse delle future generazioni”, e sono stata rappresentante per l’Italia nel gruppo di controllo di Europol, occupandomi di temi fondamentali per l’Italia come l’immigrazione, il terrorismo e i crimini economici internazionali, soprattutto quelli legati alle risorse del Pnrr.