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Massimo Ripepi al Dispaccio: “Discussione con Ballarino e Praticò, c’erano le telecamere”

di Paolo Ficara – Mattinata intensa per la Reggina. Risoluzione contrattuale con Rosario Pergolizzi, al quale rivolgiamo un sincero abbraccio. Si attende l’ufficialità dell’incarico per mister Bruno Trocini. Il socio di maggioranza Nino Ballarino ha comunque trovato tempo e modo di recarsi davanti a Palazzo San Giorgio, con ampia compagnia al seguito. E di non resistere alla vista del consigliere comunale Massimo Ripepi, alla voglia di lasciare la diplomazia ed il savoir-faire sulla Caronte o altrove.

Questo, almeno, stando alla ricostruzione chiesta dal Dispaccio al consigliere Ripepi: “Stamattina, uscendo dal Comune, al bar all’angolo ho visto che c’era Ballarino con tutta la dirigenza. Mi sono avvicinato per dare la mano. C’erano entrambi i Praticò, sia il giornalista che l’altro. Minniti non c’era. Poi c’era Campolo, il giocatore. E poi c’era un signore con gli occhiali, che non conoscevo: dice che se ne intende di calcio”.

“Mi sono avvicinato, anche perché ieri avevo fatto una diretta. Dicendo le solite cose, ossia che non hanno capienza economica e che non basta essere dei buoni amministratori. La discussione si è accesa, controbattendo che lui è capiente e che le altre categorie si fanno anche senza molti soldi. Poi si è andati sul livello politico – specifica il consigliere Ripepi – Una cosa che mi ha fatto arrabbiare, è quando mi ha detto di non permettermi a fare una diretta stasera con le cose che ci siamo detti“.

“A quel punto ho deciso di farla la diretta, tanto c’erano anche altre persone là. Poi lui voleva riprenderla. Non gli ho dato la mano e me ne sono andato – chiarisce Massimo Ripepi al Dispaccio – Il ragionamento verte sempre sull’aspetto economico. Gli ho detto che il suo errore è di gonfiarsi troppo i muscoli. Non doveva neanche prendersi la Reggina. Ci sono cinque o sei giocatori di Reggio, la squadra è buona. E anche vincendo il campionato, non cambia niente: la capienza economica non c’è. Ma la cosa che mi ha fatto molto arrabbiare, è quella che ho detto prima. C’erano i testimoni, e in caso di necessità c’erano anche telecamere e microfoni. Io non registro mai”.

All’esponente di Alternativa Popolare chiediamo se ha notato anche altre presenze: “Se c’era Mimmo Praticò? No, ma ho avuto una discussione anche con suo figlio. Lui affermava che avessi detto non so cosa, su di lui. Ho specificato che lo stesso ragionamento vale per Mimmo Praticò: brava persona, ma oltre la Serie D non poteva andare. A meno che uno non allarga la compagine societaria. L’ho fatto in senso positivo. Non conosco i conti in banca, ma mi pare che tutti questi soldi non li abbia messi Ballarino, nella Reggina”.

Ora in tanti si chiedono cosa ci facessero Ballarino e Praticò davanti a Palazzo San Giorgio: “Loro erano all’angolo del bar, non so se avevano qualche incontro al Comune o alla Città Metropolitana – ha aggiunto Massimo Ripepi – Magari erano lì per caso”.

Bruno Trocini aveva messo una emoticon, ad una diretta di Ripepi dei mesi scorsi. Abbiamo chiesto al consigliere comunale se ricambierà il like, sul comunicato che ne annuncerà il ritorno in panchina: “Non conosco Trocini – sorride Ripepi, ripensando all’episodio – Credo che Trocini fosse un buon allenatore, ma siamo sempre là. Siamo destinati ad una storia definita, al di là di allenatori e giocatori. Dobbiamo stare vicino alla squadra, ma dobbiamo anche capire che rebus sic stantibus non si va da nessuna parte. Andando in Serie C, magari la società diventa più appetibile e si può vendere. Ma l’Amministrazione è scarsa: cosa sta facendo il sindaco per avvicinare imprenditori?”.

Ripepi ci saluta così, dando appuntamento alle 19:00 per la sua diretta social: “Praticò mi ha chiesto se ho trovato qualcuno, ho risposto che non sono io a doverlo trovare. Per quanto mi stia impegnando, in tal senso. Avevano un miliardario e l’hanno tolto”.

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