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La Reggina perde punti pesanti: 1-1 col Sambiase, al “Granillo” finisce con un parapiglia

di Paolo Ficara – Stavolta la Calabria non ha dato una mano. Dopo aver affrontato mezza Sicilia, la Reggina sbatte contro la prima corregionale scesa al “Granillo”. Contro il Sambiase finisce 1-1 ed accade tutto nel primo tempo: al lampo iniziale di Barranco al 2′, risponde l’ala sinistra Umbaca al 41′. Per gli amaranto è il secondo pareggio consecutivo, che frena – ma non troppo – le ambizioni di rimonta.

LE SCELTE – Pergolizzi sorprende con qualche scelta. Per il suo 4-3-3 iniziale, vista la presenza dell’over Martinez in porta, rimane intatta la difesa con Bonacchi terzino destro. Il tecnico “recupera” la casella under nel tridente, mettendo il trequartista Marcel Perri fuori ruolo come ala destra. Mister Morelli si oppone con un 4-2-3-1 che consente di replicare la mossa già attuata dall’Akragas, di pressione su Salandria. Qualche under interessante nella formazione giallorossa, ed un bel centrocampo composto dal 2006 Caporello e dai più rodati Piriz e Zerbo.

GOL AGLI ANTIPODI – Forciniti sferra subito un destro dalla distanza, trovando un Giuliani incerto. Il Sambiase si fa trovare impreparato sulla rimessa laterale successiva, con Barranco pescato da Cham: conclusione angolata e quarto gol in campionato per l’argentino, 1-0. Gli ospiti appaiono timorosi, la Reggina avanza ma non punge: un destro di Ragusa dalla distanza, si perde lontano dallo specchio. Dopo un paio di sventole del trequartista Zerbo, il Sambiase crea superiorità sulla propria fascia destra: traversone a mezza altezza, con Bonacchi che si fa anticipare da Umbaca cui concede il tocco da pochi passi. E’ 1-1.

I CAMBI NON INCIDONO – All’intervallo, mister Pergolizzi leva Bonacchi – già ammonito -e Perri, il quale non ha assolutamente le caratteristiche per giocare sulla fascia destra. Dentro Mariano e Renelus, ma Zerbo e compagni continuano a tenere il pallino del gioco. Qualcosa cambia quando entra Urso, che offre alternative al lancio lungo di Girasole: fuori Barillà, si gioca per circa un quarto d’ora con il 4-2-3-1. Curiale per Salandria impone il passaggio al 4-2-4, ma i pericoli arrivano solo dopo il tardivo ingresso di Porcino per una Ragusa capace di sbagliare tutte le giocate. Proprio l’esterno mancino manca di un soffio l’appuntamento con il 2-1, su cross di Renelus nel finale.

PARAPIGLIA FINALE – In un “Granillo” nel quale gli ultimi 10 minuti si giocando i fatto al buio, con i riflettori lato curve e gradinata che restano mestamente spenti, nel recupero scocca la scintilla. Ma non si tratta di una giocata decisiva: Valentino Frasson allontana volontariamente il pallone, impedendo alla Reggina di riprendere il gioco per il passaggio dell’Ave Maria. Ne scaturisce un tutti contro tutti, con Barranco che viene spintonato alle spalle da un componente della panchina del Sambiase. L’arbitro Teghille di Collegno decide di espellere Forciniti e Frasson.

A VIBO SI DEVE VINCERE – Col passare dei minuti, si è intuito che alla Reggina sarebbe servito passare in svantaggio per svegliarsi. Merito al Sambiase, ben organizzato e dotato di almeno tre elementi che potrebbero trovare spazio anche nello scacchiere di Pergolizzi. La Scafatese ha vinto facile ed è prima, il Siracusa non è andato oltre il pareggio a Favara. La Vibonese, che ci attende al “Razza” domenica prossima, si è vista rinviare il proprio impegno con l’Acireale al 20 novembre. I punti persi oggi per strada dalla Reggina, almeno per il momento, non la allontanano dalla vetta che dista due punti. Ma a Vibo sarà un match senza appello.

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