Dalle sbarre del carcere alle tavole del teatro per trovare una insperata dimensione salvifica: il lungo e difficile cammino compiuto dal detenuto Salvatore Striano, oggi autore di testi, regista e attore, sarà rappresentato venerdì 28 febbraio al Cinema San Nicola di Cosenza.
L’evento è stato organizzato dalla Presidente Antonietta Converso in collaborazione con l’Istituto Studi penalistici “Alimena” dell’Unical, a continuazione del Progetto “Nuove storie da cucire insieme”, che il Club Cosenza Nord sta conducendo dallo scorso mese di luglio con le detenute dell’Istituto penitenziario di Castrovillari.
L’intento è quello di sensibilizzare, attraverso una testimonianza diretta, alle tematiche carcerarie che rappresentano una criticità nel nostro Paese e che possono costituire un terreno di azione per gli intenti solidali del Rotary.
Il giurista Cesare Beccaria lo sosteneva già tre secoli addietro: «Il più sicuro ma più difficile mezzo di prevenire i delitti è perfezionare l’educazione». Ancora oggi l’obiettivo si raggiunge in rari casi.
Salvatore Striano, con un monologo ispirato al suo libro “Teste matte” e a “Il giovane criminale” di Jean Genet, racconterà al pubblico la propria esperienza fatta di vita di strada, criminalità, violenza, galera e riscatto.
Il monologo sarà brevemente introdotto dalla Presidente Antonietta Converso; da Mario Caterini, docente di Diritto penale all’Unical e Direttore dell’Istituto di studi penalistici “Alimena”; Franca Garreffa, docente di Servizio sociale e Sociologia Unical, nonché delegata Unical per il Polo penitenziario; Giuseppe Carrà, Direttore dell’Istituto penitenziario di Castrovillari; Angela Costabile, docente di Psicologia Unical; Francesco Chiaia, avvocato penalista e socio del R.C. Cosenza Nord nonché co-Segretario distrettuale.