“Mentre nel panorama nazionale ed internazionale si discute e riafferma che il Porto di Gioia Tauro, per la sua posizione baricentrica nel Mediterraneo e la rilevanza delle infrastrutture portuali, supera la dimensione territoriale locale per affermarsi non più solo come questione nazionale, ma Europea un punto di riferimento nella strategia dei rapporti commerciali dell’Italia con i paesi della sponda sud del bacino del Mediterraneo, apprendiamo dai giornali che la Giunta del Comune di Gioia Tauro approva una delibera con la quale si richiede l’immediata rimozione dalla carica di presidente dell’ADSP dell’Ammiraglio Agostinelli ed il commissariamento.
Non intendiamo minimamente qui entrare nel merito delle vicissitudini lavorative e personali del Sindaco, demandate alle sedi giudiziarie, ma condanniamo in maniera netta, l’uso distorto delle istituzioni pubbliche nello svolgimento del proprio ruolo.
Intendiamo, qui, difendere ed esaltare il lavoro fin qui svolto dal management e dalle maestranze del Porto di Gioia Tauro, guidate dall’Ammiraglio Agostinelli che, in questi lunghi anni, hanno tenuto la barra dritta evitando i rischi di infiltrazioni mafiose e conseguito risultati che senza ombra di dubbio sono oltremodo più che positivi.
Basta solo ricordare da una lettura dei dati che Gioia Tauro ha appena chiuso l’anno raggiungendo il suo massimo traguardo. Lo scalo calabrese ha registrato una movimentazione di 3.940.447 teu, superando di gran lunga i 3.548.827 teu del 2023, con un incremento dell’11%.
Aprire il “fronte Sud” per il sistema portuale italiano è una sfida che implica in primo luogo una stretta alleanza tra i porti, ferrovie e interporti, lungo i corridoi che dal mezzogiorno portano nel cuore dell’Europa Centro-Orientale”.
Ciò è quello che viene riportato nel piano strategico 2025/2027 dell’ADSP; questo è il terreno sul quale tutti, a livello comunale, metropolitano e regionale, dovremmo mettere il massimo impegno, terreno sul quale il partito democratico darà ad ogni livello il massimo contributo politico ed istituzionale”.
E’ quanto si legge in una nota del Partito Democratico metropolitano di Reggio