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‘Ndrangheta: TdL conferma esclusione coinvolgimento politici per Giuseppe Neri e Giuseppe Sera

Il Tribunale della Liberta’ di Reggio Calabria ha rigettato il ricorso della procura distrettuale antimafia, rappresentata dagli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto, nei confronti di Giuseppe Neri, consigliere regionale in carica di Fratelli d’Italia e capogruppo autosospeso per gli effetti dell’inchiesta, e Giuseppe Sera, ex capogruppo del Pd al Comune di Reggio Calabria, indagati per scambio politico-elettorale con esponenti della cosca ‘Araniti’, una delle ‘ndrine piu’ potenti della ‘ndrangheta calabrese. Il Tribunale della Liberta’, inoltre, si e’ pronunciato a favore del genero del presunto boss Domenico Araniti, ex esponente del Pd della Vallata del Gallico, indicato dagli inquirenti come “grande elettore” di Neri e Sera, e per Domenico Araniti, detto “il duca”, che rimane in regime di custodia cautelare per altre imputazioni nell’ambito dell’inchiesta “Ducale”. Nell’inchiesta, sempre per l’ipotesi di scambio politico-elettorale, e’ anche indagato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata’, per il quale la Procura distrettuale non aveva chiesto misure cautelari. Il Gip del Tribunale, nel respingere la richiesta delle misure cautelari avanzate dalla procura lo scorso giugno nei confronti di Giuseppe Neri e Giuseppe Sera, aveva affermato “il mancato raggiungimento della soglia minima indiziaria”, rispetto all’ipotesi di reato di voto di scambio politico-elettorale. Linea, adesso, confermata anche dal Tribunale della Liberta’.

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