“Vorrei fare un appello a tutti che poi rilanceremo il giorno della grande manifestazione a Riace del prossimo 29 ottobre: siamo pronti ad accogliere nelle case del villaggio globale di Riace bambini, donne, uomini vittime innocenti della guerra in Medio Oriente e di tutte le guerre del mondo”. E’ quanto scrive sulla sua pagina facebook, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano che, mercoledì scorso, ha visto ribaltare dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, la condanna disposta dal Tribunale di Locri, in primo grado, nell’ambito del processo “Xenia”, a 13 anni e 2 mesi di carcere.
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Lucano, infatti, è stato assolto dai reati più gravi e condannato solo per un falso a 18 mesi di reclusione con pena sospesa. “L’eco della solidarietà – aggiunge Lucano nel post – non si è spento. È come un fuoco che continua a bruciare, forse non si spegnerà mai. Il villaggio globale è diventato il simbolo della resistenza alle ingiustizie (come la striscia di Gaza) inaugurato alcuni anni fa con un digiuno di giustizia dal missionario comboniano padre Alex Zanotelli. Siamo per una accoglienza incondizionata per le vittime delle guerre, delle oppressioni, fame, povertà, discriminazioni, fascismi, disumanità. Facciamo sentire il nostro grido, le nostri voci di pace, rabbia e speranza”.