Il Commissario Straordinario Unico per la depurazione delle acque reflue urbane, Prof. Ing. Maurizio Giugni, dopo la risposta fornitaci lo scorso anno sulla depurazione a Motta San Giovanni, – si legge in una nota – oggi a seguito delle ulteriori segnalazioni dell’ANCADIC sulla depurazione a Regio Calabria, per ultimo sulle criticità dell’impianto di depurazione di Fiumarella di Pellaro, con nota inviata a mezzo PEC in datata odierna 4 aprile diretta anche al Governo nazionale dall’ANCADIC interessato avente ad oggetto: “Scarico fognario a cielo aperto del depuratore comunale nel torrente Fiumarella di Pellaro del Comune di Reggio Calabria. Richiesta messa a norma impianto depurazione”, ha comunicato.
Con riferimento alla segnalazione in argomento si rappresenta quanto segue.
L’agglomerato di Reggio Calabria, in infrazione per gli artt. 3 e 4 della Direttiva 91/271 (Procedura d’infrazione 2004/2034), è in condanna per la Causa C251/17.
Ai sensi di quanto previsto dal DL 243/2016, il Commissario Straordinario Unico è subentrato al Comune quale soggetto attuatore dell’intervento “Completamento e ottimizzazione dello schema depurativo dell’agglomerato di Reggio Calabria”.
Come è noto lo scrivente CSU ha il compito di accelerare la progettazione e la realizzazione dei lavori di collettamento, fognatura e depurazione interessati dalle procedure di infrazione comunitaria aperte nei confronti dell’Italia.
Per l’agglomerato di Reggio Calabria è allo stato sostanzialmente conclusa la progettazione definitiva, caratterizzata da una notevole complessità per i prevedibili condizionamenti di carattere urbanistico e infrastrutturale, e che si è articolata, secondo quanto previsto dal Masterplan, in quattro macroaree:
- Zona Nord: afferente al depuratore di Gallico
- Zona Centro: afferente al depuratore di Ravagnese
- Zona Sud: afferente al depuratore di Pellaro
- Zona Alta della Città: afferente a depuratori di potenzialità minore (Oliveto, Ortì, Straorino, Podargoni, ecc.).
Nell’ambito delle 4 macroaree sono stati identificati 7 macro-interventi, uno per ciascun sistema fognario-depurativo (Gallico, Concessa, Ravagnese, Pellaro, Ortì, Oliveto, Impianti minori).
A breve si avvierà la Conferenza dei Servizi, per la conclusione della quale si renderanno tra l’altro necessari gli adempimenti della Regione Calabria in tema di V.I.A. e di Valutazione di incidenza ambientale.
Il progetto definitivo affronta, in un’ottica di soluzione complessiva e a regime e secondo le indicazioni della Direttiva 91/271 CE, tutti gli aspetti del sistema fognario depurativo della Città di Reggio Calabria rilevati sul territorio.
Pur ben comprendendo il disagio denunciato dai cittadini e dalle loro associazioni, appare evidente che la risoluzione estemporanea di criticità locali e/o contingenti non può rientrare tra i compiti della struttura commissariale, ma attiene alle attività di gestione, controllo e manutenzione degli enti e dei gestori locali.
L’ANCADIC invita l’amministrazione comunale di indire con sollecitudine la prevista conferenza dei servizi per ottenere i pareri sul progetto definitivo da parte degli Enti coinvolti e quindi procedere all’atto finale per la realizzazione delle opere di cui al progetto.