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Nuovo ospedale Cosenza, il gruppo PSI: “Stop polemiche”

“Noi socialisti consideriamo le polemiche una debolezza della politica, soprattutto quando si rasenta la stupidità e la malafede”.
E’ quanto afferma in una nota il gruppo consiliare del PSI a Palazzo dei Bruzi, con riferimento alle ultime polemiche sulla localizzazione del nuovo ospedale Hub regionale di Cosenza.
“Il sindaco di Cosenza Franz Caruso- prosegue la nota dei socialisti –  dopo 6 mesi dal suo insediamento, rispolvera una pratica ferma dal 2019 e di cui si parla da oltre 20 anni. Questo è un punto indiscutibile. C’è chi si lamenta di mancanza di condivisione, chi addirittura parla di mancanza di visione strategica. Approfondire per amore di verità e, soprattutto a beneficio dell’opinione pubblica, che deve avere una informazione corretta, scevra, quindi, da strumentalità, lo riteniamo utile. Epperò, rispetto alla non condivisione, se si fosse convocato un tavolo di confronto cosa avrebbe chiesto il Comune di Rende? Di scegliere, come fa da 20 anni, come sito Arcavacata, per la vicinanza all’Unical ed il Comune di Cosenza avrebbe dovuto ribadire, (discutendo per altri 20 anni?)  che l’opera deve sorgere nel territorio della città capoluogo di provincia, come, opportunamente, riconosce la Regione che parla appunto di ospedale di Cosenza. Per non parlare del problema, già più volte sollevato e discusso, dell’intensa presenza di tassi d’inquinamento di Arcavacata per effetto di flussi di veicoli che rappresenta una ben nota criticità che, con la presenza di una struttura ospedaliera, andrebbe ad aumentare, aggravando la situazione. In queste polemiche manca, purtroppo, una visione strategica. Eppure la visione urbanistica nella città di Rende con Cecchino Principe ha fatto scuola.  E comunque, per rimanere in tema, basta ricordare che lo studio di fattibilità del nuovo ospedale HUB di Cosenza, compiuto da una delle più qualificate società nel campo della realizzazione di presidi ospedalieri, ha contestualizzato l’opera in un’area più utile a Rende di quanto lo sia Arcavacata. Ed, infatti, sfugge che l’intera zona di Santa Chiara e Santa Rosa, dove insiste un PAU con un vincolo di lotto minimo che inibisce nuove realizzazioni anche alla luce dei costi che si dovrebbero sostenere, ricaverebbe solo benefici dalla localizzazione a Vaglio Lise del nuovo ospedale Hub regionale di Cosenza.  Per quanto riguarda, poi, i siti dove si prevede un futuro infrastrutturale, basta far notare che Vaglio Lise è già dotato di tutto quanto necessario, in termini di viabilità su gomma e su ferro, risvegliando un binario morto, come qualche improvvido l’ha definito solo per generare polemiche su frasi dette e non dette, cambiando l’ordine delle cose. L’area metropolitana, infine, che si deve realizzare, priva di campanilismi superati da tempo, si deve basare su scelte importanti, con oggettive ricadute sui territori, e senza fusioni a freddo”.
“Si guardi avanti, pertanto- concludono i socialisti di Palazzo dei Bruzi – Adesso è il tempo di costruire il nuovo ospedale e riqualificare il sito dell’Annunziata, non di far perdere altro tempo prezioso, atteso anche le fatiscenze strutturali del nosocomio attuale. Ora il Presidente della Regione Roberto Occhiuto dovrà  dire se intende o meno portare avanti la realizzazione dei 4 ospedali in Calabria, tra cui quello di Cosenza e nel sito individuato dalla Regione Calabria con uno studio di fattibilità che risponde a tutti i parametri necessari. Questo è quello che conta e che deve contare. Questo è quello che conta per i socialisti. Siamo convinti, infatti, che un’amministrazione seria debba rispondere in primis ai suoi cittadini. Ciò è un dovere. E poi non si può assistere a chi cambia idea ogni settimana. Il nostro invito, pertanto, è alla serietà, sull’esempio dell’Assessore De Rango che ha messo al primo posto, facendo prevalere la responsabilità, la realizzazione dell’opera anche a favore di chi abita a Rende. Poi se si vuole parlare di visione strategica, di urbanistica, di futuro di area metropolitana, lo si farà in qualche riunione o convegno, o durante la campagna elettorale, ma si eviti di fare scuola a chi nella vita ha fatto sempre parte e fa parte di una università politica come quella del Partito Socialista, a cui non ha mai abiurato, e che ha avuto come docenti a Rende gente come Cecchino Principe che ha realizzato città ed amalgamato comunità”.
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