“C’è un punto oltre il quale non si può più parlare di semplici sviste o “errori tecnici”. Quello che è accaduto con il progetto PrInS – Pronto Intervento Sociale – è qualcosa di molto più grave. È il segno tangibile e pesante di un’Amministrazione comunale inadeguata, distratta e irresponsabile, che oggi chiede ai cittadini di pagare il prezzo salato dei propri fallimenti:
194 mila euro di debito fuori bilancio. Un buco causato non da attività illecite, sia chiaro, ma da qualcosa che forse è anche peggio: l’incapacità amministrativa di rispettare le regole fondamentali della gestione pubblica.
Il Ministero del Lavoro aveva stanziato 218.500 euro per finanziare interventi urgenti in favore delle fasce più deboli. Una missione nobile, importante, che tre realtà del Terzo Settore – Fondazione Città Solidale, Co.Ri.S.S. e G.E.Ru.V. Lions – hanno portato avanti con serietà fino al 31 dicembre 2023.
Ma qui cade il castello. Il Comune si è dimostrato totalmente incapace di onorare i termini fissati dal Ministero. Termini noti, scritti nero su bianco nella convenzione: tutti i pagamenti dovevano avvenire entro il 31 dicembre. Il Comune, invece, si è mosso in ritardo, tentando invano proroghe e controdeduzioni, mentre il Ministero – giustamente – ha tagliato 159.303,95 euro non rendicontati in tempo.
Il risultato? Due enti del Terzo Settore si sono rivolti al Tribunale civile, ottenendo decreti ingiuntivi contro il Comune di Catanzaro per il mancato pagamento di attività già svolte.
Ma ciò che più offende l’intelligenza dei cittadini è il tentativo di minimizzare l’accaduto, parlando di “rigorosa interpretazione delle clausole ministeriali”. No. Qui non si tratta di cavilli. Qui si tratta di un’amministrazione che non ha saputo fare il proprio lavoro. Che non ha rispettato le scadenze, che ha compromesso i rapporti con il Ministero, che ha messo a rischio la credibilità della città di Catanzaro nei confronti delle istituzioni nazionali e degli enti del Terzo Settore.
Il Sindaco e l’assessore al ramo dovrebbero assumersi pubblicamente la responsabilità di questo fallimento, spiegare ai cittadini perché il Comune si è ridotto all’ultimo giorno, perché non sono stati emessi i mandati di pagamento in tempo, e soprattutto come pensano di evitare che questo disastro si ripeta con altri fondi europei.
In un periodo in cui ogni euro pubblico deve essere usato con cura, questa Amministrazione ha dimostrato di non essere all’altezza.
E magari, a margine di tutto questo, sarebbe auspicabile che qualcuno in Consiglio comunale tornasse a occuparsi della città. Ogni tanto, insomma, sarebbe utile ricordarsi che si è stati eletti per amministrare Catanzaro, non per fare il rodaggio in vista di altri palcoscenici della politica”.
Così in una nota Eugenio Riccio, capogruppo Lega Salvini Premier al Comune di Catanzaro.