L’Emilia Romagna è la regione italiana che perde meno acqua potabile nelle proprie reti idriche con il 29,7%, seguita dalla Valle d’Aosta con il 29,8% mentre la peggiore è la Basilicata con il 65,5%, seguita dall’Abruzzo con il 62,5%: è quanto si legge nelle tabelle del Report Istat sulle statistiche sull’acqua riferite al 2022. Nel complesso le perdite idriche di acqua potabile in Italia sono al 42,4%. Se si guarda ai comuni capoluogo di provincia il peggiore è Potenza (71%).
“In più di un capoluogo su tre – si legge – si registrano perdite totali in distribuzione superiori al 45%. Le condizioni di massima criticità, con valori pari ad almeno il 65%, sono a Potenza (71,0%), Chieti (70,4%), L’Aquila (68,9%), Latina (67,7%), Cosenza (66,5%), Campobasso (66,4%), Massa (65,3%), Siracusa (65,2%) e Vibo Valentia (65,0%). Una situazione infrastrutturale più favorevole, con perdite inferiori al 25%, si verifica in circa un capoluogo su quattro. Perdite inferiori al 15% si rilevano in sette città: Como (9,2%), Pavia (9,4%), Monza (11,0%), Lecce (12,0%), Pordenone (12,1%), Milano (13,4%) e Macerata (13,9%)”. A Roma le perdite sono al 27,9%”.