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Intel, Amalia Bruni: “Tante le occasioni perdute per far crescere la Calabria. Le colpe della classe politica e l’immobilismo della Regione. Avviare una riflessione seria per attrarre investitori”

E’di qualche giorno fa la notizia che Intel, colosso della microelettronica, sarebbe intenzionata a costruire in Italia un importante stabilimento produttivo, vista la ormai cronica carenza di microchips a livello mondiale. Intel è il massimo della conoscenza nel settore. I numeri dell’iniziativa sono notevoli, perché parliamo di 5 miliardi di dollari di investimento con una stima di almeno 5000 nuovi posti di lavoro, 1500 di Intel e 3500 tra fornitori e partner. Inutile sottolineare che si tratterebbe di profili lavorativi qualificatissimi, in grado di stravolgere positivamente una realtà e consentire a tantissimi giovani laureati di trovare soddisfacente occupazione.

Anche questa volta, però, la Calabria è tagliata fuori da questa scelta per la localizzazione dell’impianto. Si è orientati, come di solito accade, a costruirlo in Piemonte o in Veneto, o comunque al Nord. E’ sempre la solita solfa. Il governo ci dice che vuole ridurre il divario Nord-Sud, ma nei fatti non è così. La cosa che fa più male è che si ripropone puntualmente quello che è accaduto negli ultimi decenni e che nel 90 per cento delle volte si scelgono regioni del Nord. In questo modo sarà difficile favorire l’occupazione nel Mezzogiorno e lo stesso riequilibrio dei territori continuerà a essere una chimera. Il Governo se non altro ha messo in campo dei meccanismi per favorire l’occupazione come la decontribuzione per chi assume giovani e altre misure idonee ma se non ci adoperiamo per attrarre investitori, imprese, multinazionali che possono assumere i nostri giovani il problema non lo risolveremo mai. Rammarica il silenzio della nostra classe politica che spesso sembra non si accorga nemmeno quanto questi “strumenti” siano in grado di promuovere il territorio che li ha eletti.

Eppure abbiamo infrastrutture, aree industriali sottoutilizzate e soprattutto le competenze adatte formate dalle nostre università che il resto del mondo apprezza assumendo le nostre risorse migliori. Tanti spazi si apriranno nel campo delle rinnovabili, delle tecnologie ambientali, dei rifiuti, sull’energia, l’idrogeno ed altro. Sarebbe ora vedere i nostri rappresentanti lottare in modo serio e efficace per realizzare progetti di questa portata. La Regione su questo è completamente assente, attenta solo ad elargire il contentino a pioggia, a gonfiare gli stipendi dei commissari della Sanità invece che promuovere iniziative per assumere medici e personale sanitario, (adeguando i loro contratti, in qualche caso, fermi al 2006) ed a realizzare strutture come Azienda Zero, che aumentano solo la confusione ma non la qualità dei servizi. Presidente Occhiuto ci pensi, si ponga il problema di come avanzare la candidatura della Calabria ad ospitare insediamenti produttivi tipo quello che l’Intel realizzerà in un’altra regione. Usi il suo prestigio nazionale, faccia valere il suo peso politico non solo per fare passerella in televisione, ma anche per portare nella nostra Terra progetti concreti e proficui. Magari prima o poi qualcosa le riuscirà”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

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