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Valerio Dell’Osso: “La Reggio Bic ci ha regalato un sogno, è la nostra Panasonic”

Una stagione storica, un percorso carico di emozioni, traguardi importanti e un sogno europeo che ha portato Reggio Calabria sul podio continentale. A parlare è Valerio Dell’Osso, veterano del basket in carrozzina prima da atleta e ora da dirigente, che ripercorre con orgoglio un’annata che definire indimenticabile è riduttivo.

“È stata una stagione molto bella, carica di emozioni – racconta –. Gli obiettivi sono stati raggiunti e, al di là di vittorie e sconfitte, i ragazzi ci hanno regalato un sogno. Il merito va all’allenatore e al presidente: il primo ha saputo scoprire i talenti giusti, il secondo ha tenuto saldo il timone di una società giovane ma già molto matura”.

Una cavalcata europea che vale come uno scudetto

La Reggio Bic ha chiuso al secondo posto nelle Final Eight di Eurocup a Yalova, dopo aver dominato la prima fase in casa. “Per una società che ha solo nove anni di vita, è un traguardo enorme – sottolinea Dell’Osso –. E lo dico con un pizzico di emozione personale, perché essere stato uno dei primi atleti di questa realtà e vederla oggi ai vertici è qualcosa che mi riempie di orgoglio. Abbiamo dato lustro alla nostra città e alla Federazione Italiana di basket in carrozzina”.

La squadra più forte di sempre? Sì, senza dubbi

Il coach Antonio Cugliandro non aveva avuto dubbi a inizio stagione: “Questa è la Reggio Bic più forte di sempre”. Una dichiarazione che Dell’Osso oggi conferma con convinzione. “Sì, è vero. Questa è la squadra più forte di sempre, ma non solo per i nomi. Sono prima uomini, poi atleti. E questo ha fatto la differenza, soprattutto in un gruppo così variegato e multietnico. Hanno trovato una sintonia eccezionale, anche superando difficoltà iniziali”.

“Come la Panasonic di Volkov e Sconochini”

Un paragone affascinante, lanciato dal prof. Morabito: la Reggio Bic come la leggendaria Panasonic Viola degli anni d’oro. “È un paragone giusto – dice Dell’Osso –. Io ero un ragazzino e ricordo bene quella squadra: Volkov, Sconochini, Garrett, Tolotti… anche loro partirono in sordina, poi arrivarono a un passo dallo scudetto. Anche noi abbiamo iniziato in punta di piedi e siamo cresciuti, partita dopo partita. È bello che qualcuno ci veda così, vuol dire che stiamo facendo qualcosa di importante”.

Le sconfitte che insegnano, la voglia di ricominciare

Dell’Osso non dimentica le difficoltà. “Anche le sconfitte fanno parte del percorso – riflette –. A Treviso abbiamo avuto uno stop che ci ha fatto crescere. Ha costretto l’allenatore a rivedere schemi, a trovare nuove soluzioni. E poi la sfida con Cantù: intensa, combattuta, ma alla fine ha vinto la squadra più forte. Bisogna accettarlo, con rispetto. E guardare avanti”.

Il futuro è già iniziato

Con la stagione appena conclusa, la macchina Reggio Bic è già in moto per costruire il futuro. “Il coach ha già cominciato a lavorare per il prossimo anno – conclude Dell’Osso –. Alcuni giocatori sono stati confermati e sono felici di restare. Questo è già un segnale forte: il progetto c’è, è solido, e vuole continuare a crescere. E noi saremo qui, pronti a sognare ancora”.

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