“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Da Cheese 2023 il Parco d’Aspromonte invita tutti a scoprirne le straordinarie risorse

“Grazie ai pastori e ai produttori, con orgoglio il Parco ha fatto conoscere una varietà straordinaria di caci a latte crudo, dando spazio alle storie delle comunità che lo abitano.

La tematica dei “prati stabili” dell’Aspromonte è stata centrale, una riflessione sostanziale sull’importanza che la preziosa biodiversità dei prati è fondamentale per la salvaguardia e la cura degli ecosistemi, ambienti di una montagna tra due mari  che hanno esaltato la differenza tra i formaggi derivati dai diversi animali (vacche, pecore e capre) e dalle differenti aree montane di pascolo: la Limina, lo Zomaro, la Bovesia.

La partecipazione di esperti, dei Cuochi dell’Alleanza e di animatori culturali ha reso possibile affrontare e approfondire i temi dell’agrobiodiversità e della sostenibilità ambientale, facilitando un dialogo condiviso sul valore antropologico dei riti tradizionali legati alla pastorizia e alla produzione dei formaggi.

Ma non si è parlato solo di formaggi nello stand del Parco, l’area aspromontana e pre-aspromontana ha fatto conoscere al pubblico attento e curioso dell’evento di Bra, anche i sentieri e i boschi, i percorsi naturalistici e i borghi, i pani e i grani, i mieli e i vini, la frutta e l’olio, gli ortaggi e i salumi, gli aromi. Un patrimonio enogastronomico ricco, da valorizzare e far conoscere a un pubblico sempre più vasto.

Dopo i quattro giorni di CHEESE, è forte l’esigenza di considerare il mondo della pastorizia in Aspromonte come prospettiva di progresso sia economico  che sociale, sostenendo chi crede culturalmente e progettualmente nel futuro di questo straordinario lembo appenninico.

Le voci spezzate dall’emozione di Marcello e Giovanna, di Rocco e Raffaele, di Mattia e Francesco, voci vibranti e appassionate chiamate a raccontare le proprie storie, hanno narrato una Calabria vera, difficile, selvaggia, contraddittoria e affascinante. Unica. Una Calabria di “restanza” che accoglie a braccia aperte chi ha deciso di continuare a viverla”.

Così in una nota il Consiglio Direttivo di Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica APS: 

Cristina, Donatella, Magdalena, Mariagrazia, Mariella, Olimpia, Antonio, Federico, Francesco I., Francesco M., Francesco S., Giuseppe, Ismaele, Michelangelo, Salvatore ed Edoardo.

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