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“Letture nel Borgo” diventa agorà civile: libertà e giustizia al centro della serata

In una delle sue serate più partecipate, la rassegna castroliberese “Letture nel Borgo” ha confermato il suo carattere non solo culturale, ma anche profondamente civile e politico. La presentazione del libro di Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio Calabria e Presidente della Regione Calabria, ha trasformato Castrolibero in un’agorà di riflessione pubblica, tra memoria, diritti e riforme che stanno segnando un passaggio cruciale nella storia del Paese.

«Un libro che parla di libertà – ha sottolineato il sindaco Orlandino Greco – non poteva che essere presentato qui, nella città dove in passato le catene del potere sono state spezzate. Momenti come questo non sono semplici presentazioni: sono momenti di aggregazione, di consapevolezza comunitaria. E proprio la libertà è la parola chiave che attraversa questo libro, ma anche il dibattito di oggi, che ha messo al centro una riforma della giustizia che può essere storica». Greco ha poi affondato il colpo sul quadro politico nazionale: «Giorgia Meloni ha accelerato su questa riforma, rispondendo a un bisogno profondo del Paese. È una mossa che può portarla a stravincere le prossime elezioni: un premier forte, capace di leggere le richieste della gente e restituire equilibrio tra poteri».

Il dibattito, moderato con rigore e intensità dal giornalista Massimo Clausi, ha spaziato dal vissuto personale dell’autore alle grandi questioni istituzionali, con uno sguardo proiettato verso un futuro referendum che potrebbe sancire la separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante.

A intervenire, figure istituzionali di primo piano, tra cui il presidente della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare NATO Lorenzo Cesa: «Questa è una riforma per i cittadini, ma anche per quei magistrati che ogni giorno fanno il proprio dovere con onestà. Non è contro la magistratura, è contro chi ne ha abusato. Saranno gli italiani a decidere e sono certo che sceglieranno il cambiamento, perché vogliono credere ancora nelle istituzioni».

Su questa linea anche Luca Palamara, magistrato e autore di importanti denunce sul sistema giudiziario: «La riforma approvata ieri è epocale. Serve a scardinare la correntocrazia e a restituire dignità e credibilità alla giustizia. La separazione dei poteri non è una battaglia ideologica, è una battaglia di civiltà giuridica. Il referendum sarà il momento decisivo e la gente ha già espresso chiaramente da che parte sta».

Nel cuore dell’incontro, il libro: una testimonianza forte, nata – come ha spiegato lo stesso Giuseppe Scopelliti – «dall’idea di Franco Attanasio e dal desiderio di raccontare non solo la mia vicenda, ma la condizione di chi è detenuto, spesso dimenticato. È stato scritto tra mille difficoltà, ma con un unico obiettivo: dare voce a chi non ha voce».

Accorato anche il contributo di Lorenzo Cesa che ha voluto sottolineare il valore umano e politico dell’ex sindaco di Reggio: «Un ragazzo che a nove anni andava ad ascoltare Almirante. Un uomo che ha dato credibilità alla Calabria e che oggi paga colpe non sue. Io sono qui per testimoniargli la mia stima».

Presente anche Giovanna D’Ingianna, vice segretaria federale di Italia del Meridione, che ha dato profondità meridionalista alla serata: «La mia presenza qui è un atto di ascolto verso una storia che ha segnato il nostro territorio. La Calabria ha bisogno di narrazioni che vadano oltre l’emergenza e l’etichetta giudiziaria. Libri come questo rompono il silenzio e ci spingono a scegliere da che parte stare. Senza il Mezzogiorno non può esserci rinascita italiana».

A fare gli onori di casa, l’assessora alla cultura Nicoletta Perrotti, che ha evidenziato la straordinaria partecipazione popolare: «Una serata che conferma la forza della cultura quando è capace di parlare alla gente. Non ricordo un evento simile, per coinvolgimento e attenzione del pubblico».

Tra i protagonisti della serata anche il senatore Fausto Orsomarso, che ha definito appuntamenti come questo «momenti fondamentali per una comunità che vuole interrogarsi e crescere». Ha elogiato il libro di Scopelliti, definendolo «ricco di spunti emozionali, capace di toccare corde profonde e universali». Poi è entrato nel merito del tema centrale della serata: «Quella che stiamo vivendo è una riforma storica, dal grande impatto mediatico e sociale. Una svolta che può segnare una nuova fase nei rapporti tra cittadini e giustizia».

La rassegna Letture nel Borgo si conferma così laboratorio vivo di democrazia, un luogo in cui il libro diventa pretesto per affrontare i grandi temi del presente: la libertà, la giustizia, la politica. E Castrolibero, ancora una volta, si rivela non periferia, ma cuore pulsante del dibattito pubblico.

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