Un promettente progetto “KA2 ERASMUS+” volto a promuovere pratiche consapevoli sulla questione di genere nel lavoro giovanile ha recentemente preso il via, unendo tre dinamiche organizzazioni giovanili provenienti da diverse parti d’Europa: You in Europe (Grecia), Est-YES (Estonia) e il The Convent Centre (Italia, Amantea). In particolare, “Convent Centre” con sede in via Cappuccini, piazza storica del centro di Amantea (Cs), si occupa di formazione linguistica dal 2002 e si impegna a costruire una comunità multiculturale. “Organizziamo corsi di lingua per tutte le età ed esigenze e ospitiamo eventi culturali. Le lezioni si svolgono sia in presenza che online e sono tenute da insegnanti madrelingua qualificati. Siamo un centro di preparazione agli esami Cambridge English“, si legge sul sito.
“Il progetto vuole affrontare il crescente fenomeno della violenza di genere e si pone l’obiettivo di offrire una partecipazione più diversificata, inclusiva e attiva grazie ad attività non-formali. Sensibilizzare sulla violenza di genere è fondamentale per l’empowerment delle donne e per incoraggiare il loro coinvolgimento attivo nella società – spiegano in una nota gli organizzatori –. La motivazione principale è migliorare il lavoro giovanile riguardante le questioni sensibili al genere, con l’obiettivo di amplificare l’impatto positivo del lavoro con i giovani promuovendo l’inclusività e la diversità”.
Il progetto, di 18 mesi, comprende le seguenti attività: mappare la situazione in ciascun paese partecipante ed esplorare strategie efficaci; condurre una serie di attività educative; sviluppare un kit didattico basato sui risultati dell’attività di mappatura e delle attività educative; valutare i risultati e diffonderli; pianificare future attività.
La prima attività del progetto, coordinata da EstYes (Estonia), è stata condotta con successo, prevedendo una sessione di formazione online di due giorni condotta da Ghizlane Akourim per i lavoratori giovanili di ciascuna organizzazione partner. “La formazione mirava a stabilire una comprensione di base della violenza di genere e creare un ambiente di comunicazione non giudicante, diversificato, sicuro e inclusivo, indipendentemente dal genere dei partecipanti alle attività di apprendimento – aggiungono –. Dopo un approfondimento dei termini chiave come “discriminazione di genere”, “violenza di genere” e “molestie sessuali”, i partecipanti sono stati dotati di metodi e tecniche essenziali per prevenire e rispondere efficacemente a tali incidenti”. La fase successiva del progetto prevede una fase investigativa e la preparazione del kit didattico.