Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure
“Sono la forza e la libertà che fanno gli uomini egregi. La debolezza e la schiavitù non hanno mai fatto altro che dei malvagi” - Jean Jacques Rousseau
HomeAgoràAgorà CatanzaroIl Caffè letterario dei poeti a Lamezia Terme: omaggio a Franco Costabile,...

Il Caffè letterario dei poeti a Lamezia Terme: omaggio a Franco Costabile, Pina Majone Mauro e Filomena Stancati

Il caffè letterario dei poeti: un incontro per ricordare Franco Costabile, Pina Majone Mauro e Filomena Stancati, tre grandi autori lametini nati negli anni Venti del Novecento. Tre ‘pietre miliari’ della letteratura italiana che hanno raccontato il Sud in tutte le sue dimensioni e sfaccettature. I tre illustri lametini sono stati i protagonisti del caffè letterario dei poeti organizzato nell’ambito del progetto culturale “La rosa nel bicchiere” (Marchio d’impresa Mise) ideato e promosso dalla giornalista lametina Maria Scaramuzzino.

L’iniziativa, svoltasi al teatro Costabile, ha dato vita ad un vero e proprio cenacolo durante il quale si è spaziato dalla letteratura alla storia, alla sociologia, alla filosofia. Tanti i suggerimenti e gli imput emersi dal dibattito, forti sollecitazioni a riscoprire e valorizzare la preziosa eredità donata ai posteri dai tre letterati con la loro ricca produzione poetica. L’amarcord su Franco Costabile, Pina Majone Mauro e Filomena Stancati ha registrato i qualificati interventi di Ida D’Ippolito, parlamentare decano nonché madrina degli incontri de “La rosa nel bicchiere” che ha coordinato il dibattito; Costanza Falvo D’Urso, già docente di materie letterarie, che ha delineato l’eclettica e poliedrica personalità di Pina Majone Mauro.

E, ancora, lo storico Lucio Leone ha rimembrato i tanti momenti di lavoro trascorsi con Filomena Stancati con cui ha scritto a quattro mani diversi saggi. Un ricordo sul filo dell’emozione, resa ancora più palpabile dalla testimonianza del figlio della professoressa, l’ingegnere Pasqualino Nicotera. Le conclusioni sono state affidate a Giovanna De Sensi Sestito, già professore ordinario di storia greca all’Università della Calabria, che già negli anni passati si era occupata della creazione del parco letterario intitolato a Franco Costabile.

Il dibattito è stato intervallato da alcuni versi scritti dai tre autori, letti dagli attori di teatro amatoriale Angela Isabella e Pino Mete. Rime, alcune delle quali inedite, gentilmente concesse per l’occasione dalle famiglie Mauro e Nicotera.

I vari momenti del convegno sono stati animati dagli intermezzi musicali eseguiti dalla violinista lametina Angelica Martello, giovane talento della musica; una presenza in linea con la mission del progetto “La rosa nel bicchiere” che si prefigge di sostenere le eccellenze in campo culturale, artistico e musicale. I relatori hanno dissertato sul pensiero dei tre autori, sul loro particolare rapporto col Meridione, con quel Sud amato e odiato mirabilmente descritto nelle loro copiose pagine di letteratura. Un dibattito decisamente di altissimo spessore da cui sono nate importanti sollecitazioni per far conoscere questi nostri grandi autori nelle scuole; per creare un sistema d’impresa culturale al fine di sviluppare iter formativi a favore delle giovani generazioni. Ciò, mettendo in risalto la sapienza e la conoscenza che i tre grandi poeti hanno racchiuso nelle loro opere: un patrimonio inestimabile ancora di grande attualità.

Il convegno al teatro Costabile si è concluso con i saluti dell’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Paolo Mascaro, dal vicesindaco Antonello Bevilacqua e dall’assessora Luisa Vaccaro. “I loro scritti, il loro pensiero sono lezione di vita per noi e soprattutto per i giovani che amano questo nostro Sud – ha affermato il sindaco – e che coraggiosamente, scelgono di rimanere nella loro terra d’origine per costruire futuro”.

Articoli Correlati