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Via Crucis per i missionari martiri, Parisi: “I martiri, donne e uomini che non si sono tirati indietro”

“I martiri sono donne e uomini che non si sono tirati indietro. I martiri dei nostri giorni, che abbiamo ricordato con i loro nomi in ogni stazione di questa Via Crucis, ci ricordano che ancora oggi c’è chi, pur sapendo di rischiare la morte per testimoniare pubblicamente la propria fede, per celebrare l’incontro con il Signore, non si tira indietro”. Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi che, nella Chiesa della Beata Vergine del Rosario, ha presieduto la Via Crucis organizzata dall’ufficio missionario diocesano, nella trentunesima giornata di preghiera per i missionari martiri, nel giorno in cui 43 anni fa venne ucciso in Salvador il vescovo Oscar Romero, mentre stava celebrando la Messa.

“Come non si è tirato indietro il vescovo Oscar Romero – ha proseguito Parisi ricordando anche le recenti stragi di cristiani in Africa – ucciso dallo squadrone della morte mentre celebrava l’Eucaristia. Monsignor Romero era un vescovo contestato da molti, temuto da quanti volevano solo seminare guerra e morte. Di lui si è detto che è morto tra la Croce e l’altare.  In questo sta la vita del martire: ai piedi della Croce offre la vita, piegata a terra, crocifissa; sull’altare presenta al Signore l’offerta della propria vita perché tutte le morti dell’umanità possano ricevere da Dio la luce della vita eterna.  Tutto ciò che nella nostra vita offriamo nel dolore, il Signore lo trasforma in redenzione, forza, rinascita. Il Crocifisso Risorto ci dice che il dolore non è mai sterile, la sofferenza porta sempre con sé l’amore”.

All’inizio della celebrazione, il direttore dell’ufficio missionario diocesano don Antonio Costantino ha ricordato che le meditazioni della Via Crucis sono state scritte dai dodici uffici missionari presenti in Calabria “per sottolineare, anche nella via della Croce di Gesù, il cammino sinodale delle chiese calabresi”. Ad ogni stazione, sono stati pronunciati i nomi di martiri che, nel corso del 2022, hanno offerto la propria vita ed è stato apposto sulla croce un fiore rosso con il nome e la foto.

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