“Un futuro sostenibile a Mendicino e nelle Serre Cosentine – Comunità Energetiche e fonti rinnovabili in relazione alle opportunità del PNRR”. È questo infatti il titolo di un incontro molto partecipato organizzato dal gruppo consiliare Avanti Mendicino a cui hanno preso parte il Prof. Nicola De Nardi, presidente del CTS di Energia Calabria, l’Ing. Giacomo Martirano, Data Manager, la Dottoressa Forestale Mariella Russo ed il Docente Unical Daniele Menniti.
I membri del gruppo consiliare Avanti Mendicino ritengono indispensabile discutere tematiche legate all’ambiente ed al territorio. “Abbiamo la necessità di avviare da subito una politica di rilancio delle fonti energetiche rinnovabili”, hanno avuto modo di ribadire tutti i partecipanti. Invitato e presente anche il sindaco Palermo. Cosa sono e come funzionano le comunità energetiche? “Costituiscono il frutto della sinergia di privati cittadini e aziende che, insieme al comune, producono e condividono energia elettrica derivante da fonti rinnovabili, sfruttandone i vantaggi economici legati agli incentivi e riducendo, al tempo stesso, l’acquisto di energia della rete nazionale”, è emerso nel corso del dibattito. Al mendicinese Giacomo Martirano il compito di enfatizzare l’importanza, nella gestione delle comunità energetiche, di una efficace data strategy, indispensabile per accedere, ordinare, coordinare e armonizzare tutti i dati legati alla distribuzione, produzione, condivisione e messa in rete dell’energia della comunità energetica. Mentre l’intervento di Mariella Russo ha posto l’attenzione sul patrimonio forestale e boschivo. “Mendicino vanta oltre 800 ettari di boschi che potrebbero essere utilizzati per la filiera del legno da lavorazione, ma anche per alimentare una centrale a biomassa con gli scarti degli alberi non utili alle lavorazioni nobili o ancora con gli scarti del legname prodotto dalle segherie e falegnamerie”, ha avuto modo di dire. Esempi virtuosi sono forniti dai comuni montani del Trentino Alto Adige ed in particolare dal piccolo comune di Cavalese, leader da più di un ventennio nella gestione forestale, anche come fonte di energia rinnovabile.
Gervasi ha poi chiuso i lavori. “Il nostro Comune deve subito iniziare a progettare impianti che sfruttino le fonti rinnovabili: fotovoltaici, mini centrali idroelettriche e una piccola centrale a biomassa capace di produrre energia elettrica e acqua calda da portare nelle abitazioni attraverso il teleriscaldamento. Solo in questo modo saremo pronti a cogliere le opportunità finanziarie del PNRR“. La proposta di Avanti Mendicino è dunque quella di investire in politiche green anche per avere ricadute positive sul bilancio comunale. “Immaginiamo ad esempio quanti soldi risparmieremmo se potessimo alimentare l’illuminazione pubblica, anche solo di qualche quartiere, con uno o più mini-impianti idroelettrici, realizzati lungo i nostri corsi d’acqua; pensiamo a quanto sarebbe conveniente portare l’acqua calda gratuitamente nelle abitazioni del centro storico; quanti servizi potremmo finanziare con le risorse economiche ottenute grazie alle comunità energetiche? Potremmo realizzare nuovi asili nido, potremmo addirittura ridurre la Tari e ancora investire in politiche di valorizzazione dell’ambiente e della montagna”, il pensiero di Gervasi e colleghi.
Non solo opposizione dunque. Ma “proposte e stimoli per l’azione amministrativa nell’interesse esclusivo della crescita della comunità mendicinese”.