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Prima edizione del Premio “Ars et Societas”: il 25 giugno a Castrovillari riconoscimenti all’imprenditore Fortunato Amarelli e ai ricercatori Giuseppe Russo e Marco Gatto

“Per riscoprire, con maggiore forza, quale sia la natura di quella
posizione, autenticamente umana, capace di realizzare un legame
inscindibile tra il bene della persona,l’ambito in cui opera ed
il bene comune.

E’ questo principio, sottile ma denso di motivazioni, che ha portato la
Commissione del Premio “Ars et Societas”, indetto dall’Associazione
culturale “Circolo Cittadino” di Castrovillari, a scegliere, per la prima
edizione, i tre calabresi distintisi nel proprio lavoro.

Essi sono l’imprenditore Fortunato Amarelli, di Rossano, per le idee,
azioni innovative e di successo che impone alla liquirizia , prodotto
locale per il quale, sin dal 1731, la sua famiglia, nell’apposita
fabbrica, dedica massimo impegno, ed i ricercatori Giuseppe Russo e Marco Gatto, di
Castrovillari; il primo per quanto sta realizzando a servizio della Storia
e di Tracce rilevanti, lasciate da donne e uomini, come si ricava anche
dall’archivio storico multimediale del Mediterraneo che ha curato
attraverso un progetto del Ministero per i beni Culturali, e lo sono, tra
l’altro, le pergamene ed i protocolli notarili dal X° al XV° secolo che ha
catalogato; il secondo per il contributo che sta imprimendo, con
particolari studi, nel campo delle scienze umane, presso gli atenei di
Roma e della Calabria.

La cerimonia, ricorda il presidente dell’associazione promotrice,
Antonino Ballarati, si terrà la mattina di domenica 25 giugno nel salone
delle conferenze “Angelo Giannoni” del Circolo Cittadino.

Un’occasione che può aiutare a comunicare meglio la nostra realtà e far
comprendere anche da dove ripartire sempre: precisamente dal patrimonio ed
impresa umani, risorse di quella vera crescita che considera motore di
ogniattività il ruolo imprescindibile della persona.

L’obiettivo, infatti, di questa scommessa è riconoscere i contributi
delle capacità che danno forza ed impulso alle continue azioni virtuose
che registra la Nostra Terra, e, soprattutto, spronare i calabresi a saper
guardare, con occhi nuovi, il lavoro con cui si adoperano per lo sviluppo
di tutti”.

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