“Celebrare la Giornata della Memoria non è solo esercizio della memoria degli orrori del passato, non è solo il dovere di trasmettere ai più giovani il valore della costruzione della democrazia e della libertà, ma è anche la responsabilità di comprendere ed affrontare le dinamiche di odio e violenza presenti nella nostra società e combattere l’indifferenza”. E’ quanto ha affermato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, con delega alle Libertà civili, intervenendo a Tarsia, in provincia di Cosenza, alle celebrazioni della Giornata della Memoria nel campo di concentramento di Ferramonti.
“La memoria – ha aggiunto Wanda Ferro – insegna che ciascuno può fare sua parte. La nostra responsabilità è nel tenere viva la tensione contro il razzismo, contro le manifestazioni d’odio, contro l’antisemitismo che emerge ancora con molte facce nella nostra società e si manifesta con atti vandalici, con messaggi intimidatori, con insulti, ancor di più nel mondo virtuale. Onorare la memoria della Shoah significa quindi anche contrastare questi comportamenti che feriscono le nostre comunità, significa isolarne i responsabili, e su questo c’è la massima attenzione del Ministero dell’Interno attraverso la puntuale attività di monitoraggio condotta dall’Osservatorio per la Sicurezza contro gli atti discriminatori”.
“Ferramonti – ha aggiunto il sottosegretario Ferro – è un sacrario della memoria, un luogo che trasmette la responsabilità della testimonianza dell’orrore della Shoah, della vergogna delle leggi razziali, delle persecuzioni, delle deportazioni, della privazione della libertà e della morte. Ma anche un luogo che testimonia la possibilità di ciascuno di accendere una piccola luce di speranza anche negli abissi più profondi della violenza, dell’oppressione, dell’odio”.