Si è svolta lo scorso giovedì 20 novembre una nuova puntata di “Con-fronti”, il format glocale di Florense Tv, nello specifico intitolata «Mangiare come problema politico: cibo, ambiente, salute e futuro». Condotta dal giornalista Emiliano Morrone, la trasmissione ha proposto un dibattito di alto livello, concentrato sulla valorizzazione dei prodotti calabresi a chilometro zero, sui benefici per la salute di un’alimentazione consapevole e sull’importanza di uno stile di vita sano. Nella puntata sono stati messi in relazione saperi e sapori. Poi è stato ribadito il valore nutrizionale della tradizione calabrese, dei piatti poveri di un tempo e dell’olio extravergine ottenuto dalla pennulara, la cultivar che – secondo diverse ricostruzioni storiche – sarebbe stata introdotta dai monaci basiliani nell’area compresa tra Caccuri e San Giovanni in Fiore.
Maria Gabriella Morrone, presidente del Club per l’Unesco di San Giovanni in Fiore, ha raccontato le quattro edizioni dell’iniziativa dedicata all’olio Evo locale, organizzata in occasione della Giornata mondiale dell’ulivo. Si è poi soffermata sul cambiamento in atto nelle produzioni territoriali, segnato da una crescente attenzione alla qualità e dalla collaborazione tra gli operatori, anche giovani.
Il sindaco di Caccuri, Luigi Quintieri, ha illustrato il valore storico, nutrizionale e salutistico della pennulara, ricca di polifenoli e sostanze utili al sistema cardiocircolatorio e al contrasto dell’invecchiamento cellulare.
La docente di Scienze Alba Pezzimenti ha approfondito il ruolo dell’olio nella dieta mediterranea e spiegato il lavoro educativo svolto nelle scuole, anche attraverso percorsi europei sull’alimentazione consapevole.
Il professore di Lettere Giovanni Iaquinta ha orientato il dibattito sul cambiamento climatico e sull’aumento delle temperature, sottolineando la necessità di una cooperazione locale per costruire alternative alla grande distribuzione, valorizzare i prodotti d’eccellenza, generare occupazione e modificare gli stili di vita attraverso la formazione delle nuove generazioni.
In collegamento da remoto, il filosofo Alfonso Maurizio Iacono – già preside della Facoltà di Filosofia dell’Università di Pisa – ha illustrato le radici storiche dello sfruttamento della natura, avviato in Europa nel Seicento, e parlato della violenza della globalizzazione dominata dalle multinazionali, che impongono modelli di consumo e comportamenti di massa. Ha inoltre richiamato l’esigenza di educare i giovani secondo modelli non competitivi, fondati su ritmi più lenti e umani, e ha collegato fenomeni come bulimia, anoressia e ansia delle nuove generazioni ai disequilibri sociali e culturali del presente. Secondo Iacono, «la politica non parla più di futuro», si limita a inseguire le emergenze, rinunciando alla capacità di prospettiva, al dubbio e alla riflessione critica. Il filosofo ha però detto che, «partendo dal locale, è indispensabile mantenere la speranza nel futuro e puntare sull’educazione al senso critico per cambiare il corso della politica e costruire un domani migliore».
Al termine della puntata, il giornalista Morrone ha espresso «grande soddisfazione per un dibattito glocale che ha dato spazio a temi e tempi che la televisione commerciale, per sua natura, di solito esclude».
