“A fronte di proclami trionfalistici di inaugurazione di parchi e campi di vario tipo notiamo in vari ambiti della cittá alcune operazioni fallimentari e nocive per l´economia e l´immagine della cittá. Di seguito riportiamo solo 6 casi a nostro avviso eclatanti, per i quali ci vene il dubbio se possano essere solo frutto di una pericolosa incompetenza o possa esserci dell´altro che sfugge alla umana ragione.
⦁ Ponticello Calopinace – una triste ed annosa vicenda nota a tutti, un ponte di 30 metri che aspetta 6 anni per vedere la luce, ed ogni tentativo è costellato di bugie e risibili scuse. Quanto costa ai cittadini reggini questa serie di interventi a vuoto? possibile che un simile fallimento non abbia responsabili tecnici e politici?
⦁ Lavori Lungomare: Da piú di un anno qualche mente geniale ha pensato avviare azioni di cosmesi all´ultimo tratto di Lungomare dal monumento ai Caduti alla Villa comunale, nei due sensi di marcia. Tale geniale iniziativa riduce in entrambi le carreggiate ad una corsia il transito, riduce il numero parcheggi (giá pochi) ed ha cambiato la circolazione degli autobus costretti a circolare sul lungomare con ovvi disagi alla circolazione. Un cantiere avviato da piú di un anno per operazione di semplice “cosmesi” e ad oggi non abbiamo idea di quando si preveda la fine lavori
⦁ Ristrutturazione ex Cinema Orchidea: da un anno circa, sempre sulla via Marina cosiddetta alta, si sono avviati i lavori dell´ex cinema, riduzione ad una corsia per il transito veicoli. Abbiamo assistito alla quasi totale demolizione dello stabile (era necessario demolirlo totalmente?) e dalla posa dei pilastri ci viene qualche dubbio sulla bontá del progetto. Dovrebbe trattarsi di un edificio pubblico adibito a casa cultura, quindi immaginiamo ampi saloni che possano ospitare pubblico ed eventi, da come sono stati posati i pilastri invece si deduce la presenza di vari stanze abbastanza piccole per le quali ci sfugge la funzionalitá, anche in questo caso ci chiediamo se non si tratti di un altro caso di vistosa incompetenza
⦁ Taglio alberi: ci segnalano radicali interventi di taglio alberi nella parte finale della via marina, nell´area davanti all´INPS, nel contesto del cantiere di cosmesi, sono stati tagliati vari pini secolari. Pare che non ci sia stata alcuna autorizzazione regionale, necessaria per poter avviare simili azioni. Ma al di la dell´aspetto burocratico, come mai tale amministrazione che ama il green, ha avviato una serie di azioni in varie zone della cittá di taglio di alberi che danneggiano oltre il decoro urbano anche le condizioni di vivibilitá dei cittadini? Anche in questo caso i vari organo di controllo “pisilano”.
⦁ Strada fortini Pentimele: da piú di un anno sono stati avviati i lavori per il rifacimento della strada che porta ai suddetti fortini, ebbene in un anno di lavori oggi la strada si trova nelle condizioni di mulattiera e se continuano i lavori con i ritmi attuali ci vorrá un decennio per poter immaginare una strada con standard civili. Sui Fortini sono stati spesi qualche anno fa 3 milioni di euro, oggi sono irraggiungibili e in stato di abbandono che inevitabilmente daranno vita ad un degrado e ad ulteriori costi per la collettivitá. Chi è il responsabili di simili danni alle casse dei cittadini?
⦁ Tapis Roulant, c´è poco da dire, un gioiellino urbano lasciato in stato di abbandono che è diventato ricettacolo di rifiuti.
I casi citati generano danni di vario tipo ai cittadini, di viabilitá, economici, di decoro. Sorprende e preoccupa come i vari organismi di controllo non facciano chiarezza su tali casi e i tanti altri sparsi per la cittá. Come mai non intervengono? È una forma di cortesia istituzionale o c´è altro che sfugge alla umana comprensione? Un simile degrado oltre ai suddetti danni alimenta un crescente clima di sfiducia sia verso la politica che verso le istituzioni, queste dovrebbero intervenire e dare risposte ai cittadini reggini che non sono di serie B rispetto ad altri che hanno la fortuna ad essere amministrati in forma piú “decorosa”.
Così in una nota il coordinatore regionale Giuseppe Modafferi.