S’intitola “Condominio Calabria” ed è edito da Pellegrini, il nuovo libro di Antonio Cannone, giornalista, saggista e romanziere che ha fatto dell’impegno e della passione sociale a favore della legalità uno dei tratti distintivi della sua atttività di autore. A due anni dal suo ultimo saggio, “Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato” dedicato all’agguato mafioso contro il poliziotto Salvatore Aversa trucidato assieme alla moglie nelle strade di Lamezia Terme, nel 92, un episodio cruento che ha segnato un’epoca, Cannone torna con un romanzo avvincente che propone la storia di una convivenza comune in un luogo di frontiera.
E’ infatti, il condominio di un palazzo che si fa metafora nel racconto dell’autore e diventa paradigma del vissuto attraverso vicende personali e pubbliche dei protagonisti che si intrecciano restituendo lo specchio di una società in crisi di valori. Dove, però, trovano modo di germogliare anche slanci d’amore e di riscatto.
Così vicende personali si sviluppano parallele per poi incontrarsi, in un contesto comunque non separato anche da fatti che accadono al di fuori dal luogo del racconto fino a delineare una sorta di simbiosi. Antonio, il protagonista del romanzo che ha per sottotitolo ‘Nell’inquieta terra d’amore morte e turbamenti”, tornato nella sua città va a vivere nel palazzo, ricostruito sulle macerie di una vecchia abitazione, dove vivono più condomini.
Un luogo che diventa quasi un microcosmo perché fra quelle mura vive anche un magistrato con funzioni inquirenti mentre nell’ultimo piano dimora l’esponente di un clan con la sua donna. Nessuno dei residenti si conosce, ma tutti si osservano.
All’inizio quasi distrattamente, con curiosità. Man mano si scoprono.
Non tutti però. C’è anche Angela che esce e rientra sempre da sola.
Il suo compagno è invischiato in storie compromettenti. Lei subisce una pesante umiliazione fisica, conseguenza di una vendetta nei confronti del suo uomo e trova in Antonio un’àncora di salvataggio.
E il protagonista del racconto finisce così per scoprire le fragilità anche dell’inquilino più noto, il pm integerrimo che quasi si arrende di fronte a pezzi dello Stato che convivono con il malaffare. Cannone, pluripremiato con riconoscimenti come il Premio “Camilleri”, il “Premio Peppino Impastato”, e due volte finalista al “Premio Mattarella”, racconta queste vicende umane con il piglio del cronista: è giornalista professionista, già caposervizio del quotidiano “il Domani della Calabria”, attualmente scrive per l’Ansa e IlLametino.it.
Autore e regista di inchieste televisive sociali, politiche e culturali. Redattore del Tg calabrese di VL7-Cinquestelle, conduttore e inviato.
“Condominio Calabria” si aggiunge alle altre sue opere tra la saggistica e la narrativa come i romanzi L’Anemone di Adone (1991);Interno mafia, Dio c’è (2000);Gli Intrusi Fascino mortale (2014); aMalavita (2021) e i saggi Il caso Aversa tra rivelazioni e misteri (2017); Viaggio tra i destini paralleli della mia terra (2018); Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato (2023) e Quelli che…Lamezia (2008). Da regista ha realizzato il film documentario La Calabria, tra etnie, religione, artigianato e turismo (1999) e ha scritto la sceneggiatura cinematografiva Francesco di Paola (2002).