Il Sindaco Falcomatà: “La sua conservazione è una responsabilità collettiva, che ci lega alla nostra identità e al dovere di trasmetterla alle generazioni future“
Nella giornata di venerdi 21 febbraio, presso la storica Chiesa della Graziella (sito che ricade all’interno del quartiere di Sbarre), l’associazione Ulysses e la Parrocchia di Santa Maria di Loreto hanno avviato dei lavori di restauro dell’altare tardo barocco della Chiesa . L’intervento è finanziato per il 70% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, nell’ambito del bando Patrimonio da salvare – Cantieri Aperti, ed è finalizzato alla valorizzazione e alla tutela dell’arte. In questi giorni è stato completato l’iter autorizzativo che ha consentito l’allestimento del cantiere e l’inizio delle operazioni conservative sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza.
Un simbolo storico della città
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, conosciuta come “Graziella”, rappresenta un raro esempio di architettura chiesastica tardo barocca a Reggio Calabria. Dichiarata bene culturale con D.M. 11.02.1980, fu costruita nel 1691 come segno di devozione dai “giardinari” della zona, in ringraziamento alla Vergine Maria per essere scampati all’alluvione del 1641.
Nel corso dei secoli ha attraversato periodi di decadenza e abbandono, fino al restauro eseguito negli anni ’90, che ne ha permesso il recupero. Tuttavia, l’altare non era stato oggetto di intervento, e le sue condizioni attuali rendono il restauro improcrastinabile.
L’impegno dell’Amministrazione comunale
Sulla continuità dell’attenzione verso questo luogo simbolico si è espresso il Sindaco di Reggio Calabria, sottolineando il legame storico con l’amministrazione cittadina:
“Ci unisce l’idea che questa chiesa sia stata recuperata e che il primo intervento sia stato realizzato dall’amministrazione di Falcomatà padre. L’ingegnere Sgroppi fu protagonista di quella stagione e oggi si riannoda un filo con il passato, perché questo è uno dei tanti interventi che stiamo riprendendo e portando avanti per restituire valore alla nostra storia“.
“Questo dettaglio – ha continuato Falcomatà- rende bene l’idea dell’importanza che questa chiesa aveva, ha e dovrà continuare ad avere. Il suo valore non è solo storico e simbolico, ma rappresenta anche un impegno concreto per il futuro. La sua conservazione è una responsabilità collettiva, che ci lega alla nostra identità e al dovere di trasmetterla alle generazioni future.”
Un progetto che guarda al futuro
Le risorse attualmente disponibili non coprono il completo restauro dell’altare, né consentono di affrontare il necessario risanamento delle murature perimetrali della chiesa, per il quale saranno fondamentali ulteriori contributi istituzionali.
L’iniziativa, d’altronde, si inserisce nel contesto della candidatura di Reggio Calabria a “Capitale della Cultura 2027“ con l’obiettivo di creare un percorso di valorizzazione dell’arte barocca cittadina; a partire proprio dal restauro dell’altare della Graziella.
L’Associazione Ulysses, la Parrocchia e il Comune di Reggio Calabria invitano la cittadinanza e le associazioni culturali a partecipare alle attività che verranno organizzate durante il “cantiere aperto“, un’opportunità per scoprire e valorizzare insieme un patrimonio ancora poco conosciuto.